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Dramma nel dramma a Verbania, nella zona del Mottarone: domenica la tragica notizia della cabina precipitata dalla funivia in cui sono rimaste coinvolte 15 persone (tutte morte tranne un bimbo che al momento è ricoverato in ospedale a Torino); oggi un altro funesto fatto. Nicola Pontoriero, operatore tv freelance, che stava lavorando per le reti Mediaset, è morto per un malore mentre stava realizzando un reportage sul luogo dell’incidente.

Secondo le prime ricostruzioni riportate dall’Ansa, l’uomo, nella giornata odierna di martedì 25 maggio, è stato colpito da un malore che non gli ha lasciato scampo. In un primo momento si è pensato che fosse un tecnico che si era avventurato sui sentieri che portano alla cima della montagna. Poi si è scoperto essere un operatore televisivo. Inutili i tentativi di rianimarlo del 118 che alla fine non ha potuto fare altro che constatare il decesso.

Nicola è nato nel 1969 ed era residente a Sesto San Giovanni. Da anni era attivo come operatore per il piccolo schermo e collaborava per un service esterno al gruppo Mediaset. Proprio per l’azienda berlusconiana, nelle scorse ore, si era recato sul luogo del dramma verificatosi domenica. Con molta probabilità la causa del decesso è imputabile ad un arresto cardiaco, accusato proprio mentre stava percorrendo uno dei sentieri che portano al luogo in cui si è consumata la tragedia della funivia.

In queste ore il soccorso alpino della regione Piemonte è attiva per recuperare la salma della vittima. Nel frattempo gli inquirenti continuano ad indagare sull’episodio funesto della funivia Stresa-Mottarone. Si sta cercando di capire come sia stato possibile che una cabina della struttura sia precipitata, conducendo alla morte 14 persone. L’unico superstite è Eitan, un piccino di 5 anni che attualmente si trova ricoverato al nosocomio di Torino in gravi condizioni.

Funivia del Mottarone: il punto sulle indagini

Nell’inchiesta della procura di Verbania, che ha aperto un fascicolo per omicidio colposo plurimo e lesioni colpose, oltre alla documentazione cartacea che accerta i vari controlli di manutenzione dell’impianto sono finiti anche tutti i video delle telecamere del sistema di sorveglianza dell’impianto, interamente finito sotto sequestro. Si attendono risposte per far luce su una vicenda dai contorni tanto tragici quanto surreali. Infatti visto che per la struttura erano stati spesi milioni di euro pochi anni fa per metterla in totale sicurezza.

Mirko Vitali

Nato in una città del Nord, un paio di lauree umanistiche e un master in critica dello spettacolo. Si diletta a scrivere di televisione e dell'infernale mondo del gossip del Bel Paese (è convinto che qualcuno dovrà pur farlo questo ingrato mestiere di spifferare i fattacci altrui).

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