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Commozione, dolore, lacrime e soprattutto sobrietà: si possono riassumere così i funerali della Regina della tv, Raffaella Carrà. In tutte le tappe, sempre presente Sergio Japino, accolto dalla sindaca di Roma Virginia Raggi nel momento in cui il carro funebre è giunto nella sontuosa basilica di Santa Maria in Aracoeli, che domina Roma dalla cima dei suoi 124 scalini, tra il Campidoglio e l’Altare della Patria.

Japino e Raggi

Saluto a Raffaella Carrà

La bara, semplicissima e in legno grezzo, secondo le volontà della ‘Raffa Nazionale’, è quindi stata fatta entrare nella Chiesa dove ad attenderla, nel rispetto delle norme anti Covid, ci sono state diverse personalità, tra cui il ministro Dario Franceschi e i vertici Rai Fabrizio Salini e Stefano Coletta.

Bara di Raffaella Carrà

Carrà e gli scalini di Ara Coeli

Innanzi all’altare, a cullare la bara, un quadro in cui si vede Raffaella circondata da bambini. Lei che non è mai diventata mamma naturale ma che è stata madre di molti, spendendosi ampiamente per le adozioni e attivandosi in prima persona per esse, Naturalmente presenti anche i nipoti ‘figli’ della Carrà, Federica e Matteo Pelloni.

Carrà e adozioni

 

Nel corso dei funerali, per decisione dei familiari, non c’è stato alcun canto ma soltanto in alcuni momenti un accompagnamento con l’organo. Il prete che ha officiato l’evento, seguito anche da una steadycam (telecamere mobile a cui Raffaella era affezionatissima), in riferimento alla morte della Carrà ha dichiarato che “lei è stata ‘tanto’, ma mai è stata retorica”. “La ritroveremo e sarà una festa, lei sarà in prima fila”, ha aggiunto.

Funerali in Ara Coeli di Raffaella Carrà

Hanno parlato anche 4 frati devoti a Padre Pio. Figure che hanno conosciuto da vicino Raffaella. “La sua morte è stato un fuori programma inaspettato e profondamente amaro e doloroso. Ma Raffaella, la più amata dagli italiani e non solo, ora vive nell’eternità. L’eternità di Dio, che è molto di più della musica e dei colori della tv”, ha dichiarato uno dei Padri.

“Si stupiva della sua carriera – ha aggiunto un altro frate -, aveva carisma, una caratteristica che deve essere messa al servizio per gli altri. Il suo talento artistico ha dato molto al pubblico”.

I funerali sono stati seguiti da una folla di persona anche fuori dalla basilica, grazie a un maxi schermo allestito fuori dal Campidoglio.

Campidoglio, maxi schermo funerali Carrà

Tra i presenti – la famiglia ha  riservato un numero di posti ristretto, 60, alle persone più intime e vicine alla Carrà –  anche Carmen Russo, Enzo Paolo Turchi e Alessandro Greco. Greco era considerato da Raffaella una sorta di figlioccio.

Alessandro Greco ai funerali di Raffaella Carrà

Nel corso dei funerali diverse le lacrime versate dai presenti, alcuni dei quali non hanno trattenuto il pianto. Tutto però con compostezza e sobrietà.

Funerali di Raffaella Carrà, le parole di Virginia Raggi, Lorena Bianchetti e Milly Carlucci

“Oggi l’Italia si ferma per rendere onore a una grande donna, un’icona del nostro Paese e non solo. Lei è entrata nella vita e nel cuore di ognuno di noi, perché era un’artista poliedrica. Come solo i grandi sanno fare, sapeva parlare a tutti, anche ai più semplici. Travolgeva tutti con buon umore, rispetto e dignità. Sapeva raccontare sia storie leggere sia storie più difficili e complesse. Indimenticabile, ti vogliamo bene. Grazie per quello che hai fatto e che ci hai lasciato”. Così la sindaca di Roma, Virginia Raggi.

“Raffaella ha incontrato capi, divi, monarchi e capi di stato. Ed erano loro a tenere la sua foto sul comodino. Si appassionava alle storie mane. Una grande donna, un simbolo che ha scavalcato un secolo e un millennio. Lei è stata un regalo, una parte di storia del nostro Paese. Meticolosa professionalità, fa rima con la sua autenticità. Cuore passione e libertà segnano pagine di storia: grazie Raffaella, l’applauso oggi è tutto per te”. Così la conduttrice Lorena Bianchetti che ha innescato un lunghissimo applauso nella basilica.

Al Tg1 ha parlato Milly Carlucci: “Siamo pieni di dolore, ma Raffaella va ricordata col sorriso. Le sarebbe piaciuto così”.

Mirko Vitali

Nato in una città del Nord, un paio di lauree umanistiche e un master in critica dello spettacolo. Si diletta a scrivere di televisione e dell'infernale mondo del gossip del Bel Paese (è convinto che qualcuno dovrà pur farlo questo ingrato mestiere di spifferare i fattacci altrui).

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