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Selvaggia Lucarelli non si ferma più! Con l’uscita del suo libro Il Vaso Di Pandoro, ogni giorno escono nuove rivelazioni shockanti su Chiara Ferragni.
L’ultima rivelazione riguarda The Blonde Salad: una ex dipendente della Ferragni denuncia un ambiente di lavoro da incubo.

Non bastavano i guai con la legge di Fedez, l’unico indagato per il massacro di Cristiano Iovino, ora spuntano delle nuove testimonianze contro Chiara Ferragni e il suo brand. Delle testimoni, intervistate da Selvaggia Lucarelli per il suo libro, hanno raccontato la loro esperienza di lavoro all’interno degli uffici di The Blonde Salad, esperienza ritenuta da incubo e traumatizzante.
A questo giro, la Lucarelli è andata a toccare un aspetto chiave della comunicazione della Ferragni: Chiara sui social ha sempre espresso ideali di femminismo e di empowerment femminile, mettendo al centro del suo lavoro le donne. Lei stessa si è sempre mostrata come mamma in carriera e ha sempre parlato di quanto sia importante per la sua azienda avere delle donne al comando.
Anche nel documentario The Ferragnez, spesso hanno mostrato le dipendenti negli uffici di TBS, all’apparenza un lavoro da sogno dedicato alla moda e al glamour. Peccato che la realtà sembra essere molto diversa.

“La Ferragni ti licenzia se prendi pochi like” Le testimonianze choc

Quello che racconta Giulia, una ex dipendente di The Blonde Salad, è un ambiente terrificante.
La ragazza ha lavorato per un anno intero, 8 ore al giorno, a 300 Euro mensili, festivi ed extra inclusi.
A fine di questo stage le è stato proposto un contratto con partita Iva da 1500 Euro, ma non riceveva alcuna tutela.
Entra poi in gioco Fabio Maria Damato: Giulia è incinta, la maternità non le spettava e a due mesi dal parto, Damato ha iniziato a minacciarla: lavori commissionati sempre più vicini alla data del parto, una proposta di assunzione come manager che però le è stata negata dopo che lei si era lamentata dell’assenza del rimborso spese. Giulia riferisce che Damato l’avrebbe intimorita dicendole che se non avesse accettato quel contratto non avrebbe più lavorato dato che stava per avere un figlio.

”Dove vuoi andare in quelle condizioni?” 

Queste le parole. Alla faccia del femminismo e del mettere le donne al centro dell’azienda!
Selvaggia Lucarelli poi pubblica un estratto dal suo libro su Instagram, che vi inoltriamo qua sotto.
Chiara Ferragni punisce i suoi dipendenti se i suoi post sui social non prendono abbastanza like.

instagram story selvaggia lucarelli

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