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Continua il botta e risposta mediatico tra il Codacons e il popolare rapper Fedez. Nella serata di mercoledì 14 luglio il cantante, stanco per  l’ennesima denuncia dalla nota associazione di consumatori, ha annunciato di voler procedere contro la stessa per stalking giudiziario.

Nella giornata di giovedì 15 luglio 2021 è arrivata la replica del presidente del Codacons, Carlo Rienzi, che ha rilasciato qualche dichiarazione all’agenzia di stampa Adnkronos. “Siamo felici di una denuncia di Fedez contro di noi” – quindi ha proseguito rincarando la dose – “Sarà finalmente l’occasione per far cessare le violenze, le ingiurie e gli insulti che periodicamente rivolge al Codacons e che fomentano l’odio sul web“.

Rienzi prosegue dicendo che secondo Fedez, il Codacons si sarebbe reso colpevole di ‘lesa maestà’ solo per averlo criticato. Poi il presidente del Codacons ha riferito che il rapper si crede un imprenditore come Berlusconi, e come tale si sente perseguitato.

Rienzi ironizza sul punto. Anche se ha già annunciato che l’ufficio legale della nota associazione in difesa dei consumatori è già al lavoro per preparare una maxi querela per diffamazione contro il cantate. Il lavoro dei legali verterà soprattutto nel raccogliere tutti gli insulti, le offese e gli oltraggi rivolti al Codacons dal marito di Chiara Ferragni.  Nelle ultime 24 ore.

Ma per quale motivo si è riaperta la querelle tra l’autore ed interprete del tormentone estivo ‘Mille’ ed il Codacons? Stavolta ad essere oggetto della discussione è la raccolta fondi che il rapper e la moglie hanno contribuito a far nascere per aiutare i lavoratori del mondo dello spettacolo.

Lavoratori come tanti altri, ma che a differenza di tanti non hanno voce. Stando alle parole del cantante, il Codacons avrebbe paragonato la sua raccolta fondi con quella di Malika. Quest’ultima è stata oggetto di numerose critiche per aver comprato una macchina di lusso con parte dei soldi ricevuti dalla raccolta fondi fatta per aiutarla.

Codacons invece ha chiesto l’immediato sequestro dei 5 milioni di euro raccolti da Fedez per i lavoratori del mondo dello spettacolo. Perché? L’associazione ribadisce che l’azione messa in atto mira a tutelare le raccolte fondi in generale. E al contempo dare maggiori garanzie anche a chi dona. Per loro quindi sarebbe il rapper a non aver compreso il senso della loro iniziativa.

Sarà, ma insieme al rapper sono in tanti a non aver compreso per quale motivo il Codacons trovi sempre l’occasione per contrastare l’operato del cantate. Fedez ormai – come ha rivelato – passa molto del suo tempo a discolparsi dalle accuse dell’associazione, sottraendo tempo prezioso alla sua famiglia.

Ed è proprio Chiara Ferragni, moglie del cantante, che nella serata di ieri, ha lanciato un appello ai suoi follower per sostenere in ogni modo il marito. Un modo come un altro per tirargli su il morale e non farlo sentire solo in questo momento. Un appello che, neanche a dirlo, è stato accolto da tantissimi.

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