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Federica Pellegrini è nella storia. Pazienza se nella finale olimpica di Tokyo dei 200 stile libero si è classificata al settimo posto. Nessuna atleta era mai riuscita nell’impresa di conquistare ben 5 ultime vasche in cinque edizioni olimpiche. Lei sì, perché, evidentemente, se la chiamano ‘Divina’, qualcosa di extra-ordinario lo ha davvero nel suo bagaglio umano e professionale. In Giappone ‘Fede’ ha colpito anche per un’altra questione. Per la prima volta la nuotatrice è uscita allo scoperto pubblicamente per quel che riguarda la sua vita privata, ammettendo di avere una relazione con Matteo Giunta, suo allenatore nonché compagno di vita.

Da mesi si sussurra che la Pellegrini e Giunta siano una coppia. Non sono nemmeno mancate delle paparazzate. Mai però era arrivata una dichiarazione ufficiale o un gesto che confermasse la love story. La ‘Divina’ ha scelto un giorno speciale per urlare al mondo il suo amore. E lo ha fatto ai microfoni del Tg1, subito dopo aver concluso la finale dei 200 stile libero, spiegando anche il motivo di tanto riserbo fino a oggi sulla relazione.

“Se non ci fosse stato Matteo – ha dichiarato – probabilmente avrei smesso qualche anno fa. Matteo è un grandissimo allenatore e un compagno di vita speciale e spero che lo sarà anche in futuro. La priorità era tenere l’immagine dell’allenatore e dell’atleta separati e siamo stati molto bravi in questo. È stata una persona fondamentale, una delle più importanti in questo percorso sia umano, sia sportivo”.

Unico piccolo rammarico è non avere conquistato la medaglia, ma in effetti era una mission impossible, anche per lei, per la ‘Divina’. Proprio ‘Fede’ aveva detto nitidamente prima della gara che il “reparto medaglie era chiuso”, come a dire blindato, irraggiungibile. Ha corso comunque con orgoglio, arrivando settima e nuotando con il suo miglior tempo stagionale 1’55’’91.

“È stato un bel viaggio, tanti anni di bracciate: me la sono goduta dall’inizio alla fine”, ha confidato sempre al Tg della rete ammiraglia della Tv di stato, a cui ha mostrato anche qualche lacrima: “Voi non mi vedevate ma ho sorriso anche mentre ero in acqua. Quando ho toccato ho detto: bene, e quindi?”.

Nonostante il settimo posto, l’atleta azzurra racconta che è stata la sua finale più serena, dicendosi assolutamente soddisfatta del percorso che ha fatto in questi anni con il suo staff. Ora si chiude per sempre il capitolo nuoto a livello agonistico. È il momento giusto questo: per lasciare il nuoto: “Mi hanno sempre detto che l’avrei capito quando sarebbe arrivato, è come un interruttore, acceso spento, è giusto lasciare dopo una finale olimpica, di meglio non c’è”.

Adesso comincia un nuovo viaggio, quello oltre le vasche. Federica non ha paura del ‘distacco’ perché sa reinventarsi ed ha un sacco di progetti da affrontare. D’altra parte ha già dimostrato di saper percorrere più binari nella vita. La si è vista pure a suo agio in tv. Sicuramente avrà soltanto che da scegliere quale strada intraprendere:

Ma ho un sacco di cose da fare, ora farò volantinaggio al Villaggio per farmi eleggere come atleta Cio. Devo tornare a casa dove mi aspettano, poi voglio festeggiare il mio compleanno perché 33 anni sono un’età importante, e poi a settembre e forse anche novembre c’è la Isl a Napoli. E poi ancora il docu-film, un libro, le registrazioni di Italia’s got talent. E rimarrò nel mondo del nuoto. Lascio la squadra più forte di sempre, lascio in buone mani“.

Mirko Vitali

Nato in una città del Nord, un paio di lauree umanistiche e un master in critica dello spettacolo. Si diletta a scrivere di televisione e dell'infernale mondo del gossip del Bel Paese (è convinto che qualcuno dovrà pur farlo questo ingrato mestiere di spifferare i fattacci altrui).

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