Skip to main content

Fabio Fazio ha ribadito che ha deciso di ritirarsi dalla tv. Nessuno ci crede, eppure il conduttore di Che Tempo Che Fa, intervistato da Sette (Corriere della Sera), ha di nuovo sottolineato che non si tratta di uno scherzo. Il giornalista, 59 anni, ha anche fornito i dettagli del suo ritiro, annunciando il periodo in cui dirà stop per concedersi i piaceri della vita privata.

Ma quando Fazio ha intenzione di salutare il pubblico? Esattamente tra quattro anni, quando cioè terminerà il contratto con Discovery, editore che ha accolto Che Tempo Che Fa dopo che la Rai non ha fatto nulla per mantenere il format sulle proprie reti.

“Tra quattro anni, scendo. D’altronde, se c’è una regola che ho imparato da Carlo Freccero è che 1 anno di televisione equivale a 7 anni di un uomo. Quindi mi aspettano, facendo i conti, altri 28 anni di lavoro in tv”, ha spiegato Fazio. Una boutade? “Lo confermo, scendo”, ha ribadito al collega del Corriere della Sera.

Il conduttore ligure ha le idee chiarissime e sa anche già come trascorrerà la vita da pensionato: “Mi riposo. Se smettessi Che tempo che fa potrei finalmente dedicarmi alle cose che amo di più. Leggerei, per esempio. Moltissimo. Sono un divoratore di libri: ne acquisto 1 ogni 3 giorni. Anzi, alcuni li prendo doppi”.

Altri svaghi? “Vedere film. Mangiare. Gliel’ho detto, vivere. Sa, io lavoro ininterrottamente dieci ore al giorno tutti i giorni. Non ho mai avuto il tempo di annoiarmi, mai. Ecco, smettere mi consentirebbe di provare anche questa sensazione”.

Che Tempo Che Fa: il ‘miracolo’ degli ascolti

Fazio ha poi parlato del trasloco dalla Rai a Nove. Che Tempo Che Fa, contro ogni aspettativa, ha mantenuto il medesimo pubblico, raggiungendo nei primi mesi di messa in onda ascolti che nessuno aveva pensato potesse raggiungere. Un vero e proprio miracolo televisivo. Chi conosce il piccolo schermo sa benissimo che passare da una emittente come la Rai ad un canale ‘secondario’ come Nove è un azzardo. Soprattutto sa che nel 99% dei casi c’è una diminuzione di share. CTCF rientra nell’1% di programmi che invece non hanno avuto drastici cali.

Questa ultima vicenda – ha commentato Fazio – ci dimostra che le persone oramai si affezionano ai volti e ai programmi, dobbiamo rendercene conto. Inutile dire, però, che siamo stati piacevolmente sorpresi da questi risultati ottenuti poi in così poco tempo. Non ce l’aspettavamo, sono sincero”.

Il giornalista ha rimarcato che nessuno credeva che il talk, con il trasferimento su Nove, potesse arrivare a simili numeri: “È vero però che il pubblico oramai sceglie indipendentemente dal vettore. Siamo capaci di navigare ovunque, cercando quello che vogliamo”.

Fazio ha poi evidenziano che lasciare la Rai, con cui ha lavorato per quattro decenni, non è stato affatto semplice. Dall’altra parte a Discovery ha trovato una “nuova casa accogliente”. Altro punto a favore è il fatto che in questa nuova avventura ci sono molte meno pressioni rispetto a quelle che vengono esercitate nella Tv di Stato che, come è arcinoto, è perennemente ‘commissariata’ dalla politica.

Mirko Vitali

Nato in una città del Nord, un paio di lauree umanistiche e un master in critica dello spettacolo. Si diletta a scrivere di televisione e dell'infernale mondo del gossip del Bel Paese (è convinto che qualcuno dovrà pur farlo questo ingrato mestiere di spifferare i fattacci altrui).

Lascia una risposta

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.