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Luca Tiraboschi, una vita dedicata alla televisione. L’ex dirigente Mediaset tra poco compirà sessant’anni e nel corso di un’intervista rilasciata ai microfoni di Tv Blog ha ripercorso tutta la sua carriera passata a ideare, testare, modellare e a volte anche a bocciare programmi. Nato architetto, dopo la laurea è stato letteralmente folgorato dal mondo della televisione, al quale ha poi deciso di dedicarsi anima e corpo.

L’elogio a Mario Giordano e i problemi con Barbara d’Urso

Nel corso dell’intervista Tiraboschi si è trovato a parlare di due personalità note della televisione: Mario Giordano e Barbara d’Urso. Nei confronti del giornalista e conduttore di Fuori dal Coro Tiraboschi ha avuto solo parole di elogio: “E’ il più bravo giornalista italiano, scrivilo e sottolinealo. Se avessi ancora un ruolo in commedia, proporrei lo spostamento di Fuori dal Coro su Italia 1.” Proseguendo il manager ha paragonato la figura di Giordano a quella di un altro grande giornalista e conduttore della televisione italiana, Gianfranco Funari: “Con la differenza che, oltre alla capacità comunicativa di Gianfranco, ha pure la competenza. Funari lavorava solo sulla pancia, Giordano lavora su pancia e testa. E’ la sua chiave. Conosce il mezzo, è veloce e competente.”

Parlando invece di Barbara d’Urso, recentemente al centro di un’ampia polemica per la sua “cacciata” da Pomeriggio 5, l’ex dirigente Mediaset ha affermato di aver lavorato poco e male con lei a causa di alcuni errori che, stando alle parole di Tiraboschi, avrebbe commesso la conduttrice durante la sua carriera: “La D’Urso è una fuoriclasse, ma a differenza degli altri numeri uno si è circondata per lungo tempo di gente non alla sua altezza. E’ un mio parere, sia chiaro. Ho scoperto che da qualche tempo proprio Presta ha cominciato a curare i suoi interessi. E’ un bene, sono convinto che le cose per lei cambieranno in meglio.”

Gli inizi e il rapporto con Paolo Bonolis

Luca Tiraboschi si è laureato in architettura al Politecnico di Milano con una tesi molto originale e che faceva già pensare a un collegamento con il mondo della televisione: “Mi sono laureato con una tesi di progettazione su Dario Argento, ovvero su come il regista riuscisse a trasformare determinati spazi in luoghi del terrore, attraverso piccoli artifizi architettonici. Insomma, un lavoro che si collegava all’universo dello spettacolo”.

Successivamente alla laurea e dopo una lunga gavetta presso alcune emittenti locali, nel 1991 Tiraboschi iniziò la sua carriera nel mondo della televisione a Mediaset, occupandosi di produzione televisiva. Nel corso della sua carriera in qualità di curatore e quindi di capostruttura ha firmato molti programmi di successo delle reti Mediaset come per esempio Tira & Molla, trasmissione grazie alla quale ebbe la possibilità di collaborare con Paolo Bonolis:All’epoca il produttore esecutivo godeva di un grande coinvolgimento. Ora tutto è in mano a realtà esterne che vendono in licenza il prodotto finito. In passato ogni programma possedeva un marchio di artigianalità fornito dal produttore, che era una figura centrale, una sorta di piccolo allenatore. Venivo coinvolto in tutte le operazioni, intervenivo in tutti i ragionamenti ed ero diventato una figura di confronto costante. In automatico nacque una dinamica amicale con Paolo, col quale avevo già lavorato a Occhio allo specchio e Urka.”

La leggenda però narra che il primo incontro tra lui e Bonolis non fu del tutto positivo: “Bonolis è un distruttore, seppur perfettamente in grado di gestire una struttura complessa. La sua forza è demolire e ricostruire, continuamente. In avvio la sua conduzione fu precisa, poi dalla telefonata di Emma Papini mutò tutto. Paolo mi guardò, ci intendemmo e ci fu il colpo di genio. Cambiò il paradigma, venne annullata la liturgia del quiz e arrivò il successo.”

Errori e successi

Quando gli è stato chiesto quale sia stato il suo errore più grande, lavorativamente parlando, Tiraboschi non ha avuto dubbi: Uman-Take Control, senza dubbio. Sbagliai e lo ammetto, ci ho sempre messo la faccia. L’idea era una figata. Il reality vedeva protagonisti vip scalcinati che venivano telecomandati dal pubblico a casa. Era il 2011 e si trattava delle prime interazioni social. I concorrenti vivevano in celle monacali ed erano vestiti con delle tutine tipo spermatozoi. La prima puntata andò così così e l’errore fu quello di inserirci dei giochi alla Ciao Darwin. Il programma non venne capito, diventò una roba ridicola, mentre io puntavo a renderlo un vero esperimento sociale. Volevo mettere quei personaggi alla mercé degli spettatori, in maniera quasi sadica. Alla seconda puntata lo chiusi. Stesso discorso per Comedy Club, dove sei comici famosi dovevano insegnare a far ridere ad altrettanti vip. Di recente hanno riproposto qualcosa di simile, ma allora non funzionò. Forse sbagliai nel selezionare comici degli anni ottanta. Una scelta di campo che non premiò.”

Parlando invece del programma che lo rese più orgoglioso di tutti, il manager ha affermato: Invisibili. Era un programma da servizio pubblico. Marco Berry raccontava le vite dei senzatetto senza mai giudicare o sottolineare la loro condizione. Era una vera indagine, vissuta da dentro. Ma mi inorgogliva anche mettere in piedi trasmissioni di prima serata che costavano 120 mila euro a puntata, un quarto rispetto alle altre, totalizzando gli stessi ascolti.”

Luca Tiraboschi oggi

A oggi Tiraboschi conduce la sua vita lontano dal mondo della televisione e ha deciso di trasferirsi in Svizzera dove si occupa della pubblicazione di fumetti. Ha raccontato di essere stato lui a decidere di lasciare Mediaset dopo ben 30 anni di carriera, una decisione che all’epoca fece molto scalpore ma che fu realmente necessaria: “Lasciai l’azienda perché dovevo affrontare un gravissimo problema personale che necessitava della mia presenza full time. Già nel mio ultimo anno al fianco della D’Urso stavo maturando l’abbandono, avevo il cuore e la testa occluso. Alla fine il problema non l’ho risolto, ho fallito, e non sono più riuscito a rientrare”.

E sul fatto se sia disposto o meno a ritornare in televisione ha risposto così: “Sono a disposizione e lo sarò sempre, assicurando il mio solito spirito e la mia competenza.”

Claudia Maria Cordara

Sono una studentessa di Biotecnologie Molecolari all’Università degli Studi di Torino. Vivo a Moncalieri, in provincia di Torino e da poco scrivo per Gossipetv.com. Quando non sono troppo impegnata con gli studi mi piace dedicarmi alla lettura e scrittura, trascorrere le giornate in riva al mare con un buon libro in mano e scoprire nuovi posti viaggiando.

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