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sinisa mihajlovic moglieDomenica In, Sinisa Mihajlovic. Parla la moglie Arianna Rapaccioni: “Momenti difficili”

A Domenica In è stata riservata una slot a Sinisa Mihajlovic, l’allenatore del Bologna che nei mesi scorsi ha fatto sapere di essere stato colpito dalla leucemia. Da allora una battaglia senza sosta contro la malattia. Parola d’ordine del serbo e di tutta la sua famiglia: mai mollare. D’altra parte Sinisa è sempre stato un osso duro, sia sul campo, sia fuori. Nel talk di Rai Uno condotto da Mara Venier sono intervenute prima la figlia del campione, Viktorija, poi la moglie Arianna Rapaccioni che ha raccontato come ha vissuto questo periodo al fianco del marito. Ne emerge una coppia forte, tutta d’un pezzo e affiatata. Come direbbe un ecclesiastico, “nella buona e nella cattiva sorte”, sempre insieme.

Arianna, moglie di Mihajlovic: “Io e Sinisa ci siamo uniti ancora di più, non perdiamo mai il controllo e ci aiutiamo reciprocamente”

“Sono stati mesi difficili. Io e Sinisa ci siamo uniti ancora di più, non perdiamo mai il controllo e ci aiutiamo reciprocamente”, ha spiegato Arianna a Mara Venier. “L’importante – ha aggiunto – è avere la forza per reagire a queste situazioni. Lui adesso è a Bologna, è molto forte”. “Anche per il Covid, è stato lui a confortarmi. Ha una forza incredibile in tutto quello che fa. E pure nella malattia ha avuto una grinta pazzesca”, ha concluso.

Sinisa Mihajlovic: “Per ora sto vincendo la battaglia, anche se devo fare attenzione”

Per ora sto vincendo la battaglia, anche se devo fare attenzione. Sta andando tutto bene, non sto più prendendo il cortisone e questo è importante. Sono passati 78 giorni dal trapianto di midollo osseo e i primi 100 giorni sono i più critici”, raccontava Sinisa a Verissimo in un’intervista risalente al gennaio scorso.

Mirko Vitali

Nato in una città del Nord, un paio di lauree umanistiche e un master in critica dello spettacolo. Si diletta a scrivere di televisione e dell'infernale mondo del gossip del Bel Paese (è convinto che qualcuno dovrà pur farlo questo ingrato mestiere di spifferare i fattacci altrui).

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