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Se inviti Giuseppe Cruciani, vulcanico conduttore radiofonico della Zanzara, devi mettere in conto che la chiacchierata può prendere pieghe tanto inaspettate quanto imbarazzanti. Per ulteriori dettagli chiedere a Giulia Salemi, che ha ospitato il giornalista nel suo podcast Non lo faccio x moda, ritrovandosi a dover rispondere a delle domande riguardanti la masturbazione.

A un certo punto della conversazione, Cruciani ha invertito le parti, passando dall’essere intervistato al ruolo di intervistatore, segno di ‘deformazione professionale’. Domanda secca alla conduttrice: “Tu ti masturbi?”. “Noo”, la risposta rapida e netta della Salemi. Il giornalista romano, non convinto della replica, ha riproposto il quesito: “Non ti masturbi?”.  Altra chiosa tranchant: “No”. “Mai?”, ha chiesto ancora uno stupito Cruciani. “No, ma dai mi vergogno”, ha ribadito la modella, la quale si è poi rivolta al suo staff presente nel dietro le quinte della trasmissione: “Voi vi masturbate tutti?”. “Ma certo”, l’intervento di Cruciani che tra l’altro pare abbia avuto ragione visto che la Salemi ha poi commentato con un “mazza oh, che maialini e maialine”. “Tu sei una gradevole e straordinaria eccezione”, ha concluso il giornalista.

Cruciani torna a spiegare il suo metodo per capire quando cambiarsi le mutande

Poco prima Cruciani ha sfoderato uno dei suoi cavalli di battaglia, raccontando ancora una volta che non cambia le mutande tutti i giorni. La decisione se procedere o meno con il cambio dell’intimo la affida al suo olfatto. Quando si sveglia la mattina dà una annusata agli slip usati. Se emanano un cattivo e intenso odore, se li leva e ne mette altri. Se invece l’odore è accettabile secondo i suoi standard, li continua a indossare. De gustibus!

Sempre colloquiando con la Salemi, ha poi attaccato il ‘politicamente corretto’, sostenendo che la comunità LGBTQ+ voglia imporre determinate cose. Ad esempio, secondo il giornalista, la parola “froc*o” è ormai impronunciabile. Cruciani ha affermato che ciò è stata un’imposizione della comunità. La Salemi gli ha domandato perché una persona deve inserire nel suo linguaggio un termine che per alcuni è offensivo. “Dà fastidio perché noi ci siamo convinti che dà fastidio”, ha replicato il radiofonico che da anni è impegnato a combattere la sua personale battaglia contro il cosiddetto atteggiamento ‘politically correct’.

Mirko Vitali

Nato in una città del Nord, un paio di lauree umanistiche e un master in critica dello spettacolo. Si diletta a scrivere di televisione e dell'infernale mondo del gossip del Bel Paese (è convinto che qualcuno dovrà pur farlo questo ingrato mestiere di spifferare i fattacci altrui).

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