Fabrizio Corona torna in carcere, l’avvocato parla in diretta a Storie Italiane. Cosa ha detto.
Fabrizio Corona è tornato in carcere. Questa è la notizia della settimana. L’ex re dei paparazzi ha fatto ritorno in carcere dopo la visita dai carabinieri lo scorso 25 marzo. La notizia riportata da Il Corriere della Sera, nell’edizione milanese, ha spiegato le motivazioni della decisione: “plurime violazioni che Corona avrebbe commesso negli ultimi mesi, infrangendo le rigide disposizioni imposte dal tribunale di sorveglianza“. A prendere la decisione, il magistrato di sorveglianza Simone Luerti che ha sospeso l’affidamento terapeutico a Corona assegnatogli per curarsi dalla dipendenza psicologica dalla cocaina. Sarà il tribunale ora a decidere se revocare l’affidamento, nelle prossime settimane. Corona ha aspettato il figlio Carlos per salutarlo e portato poi in carcere.
Fabrizio Corona, parla l’avvocato. Difesa a Storie Italiane
L’avvocato di Corona, Chiesa, ha preso le difese dell’ex paparazzo da Eleonora Daniele, a Storie Italiane. “Fabrizio non ha capito che il sistema italiano prevede che nel corso dell’esecuzione della pena che si debba tenere un comportamento socialmente corretto. Fa fatica ad accettare le limitazioni che gli impongono. Fabrizio deve capire che queste sono le regole!“, ha esordito il legale. Poi ha continuato ricordando tutto quello che ha fatto per Corona: “Mi sento rammaricato, perché è finito di nuovo in carcere per delle cose che tutto sommato sono delle banalità. Basterebbe un po’ di attenzione. Non è che lo fa perché è cattivo o un delinquente“, ha spiegato, “Non ha commesso delitti, non è andato in giro a sparare […] Lui si sforza di migliorare ma è dovuto alla sua natura. Fabrizio non è un criminale e in carcere non ci deve stare. È pericoloso solo per sé“, ha chiosato l’avvocato Chiesa.
Corona compleanno in carcere
Oggi, 29 marzo, è il compleanno di Fabrizio Corona. L’imprenditore festeggerà i suoi 45 anni dietro le sbarre. Solo nelle prossime settimane si conoscerà la decisione del tribunale, e se l’affidamento terapeutico verrà sospeso oppure no.