Skip to main content

contagion film, cinque curiositàContagion, 5 cose che devi conoscere sul film che aveva previsto il Coronavirus: le curiosità

Contagion va in onda questa sera su Canale 5, visto che in queste settimane è tornato attuale. Impossibile non notare le similitudini con quanto sta accadendo nel mondo a causa dell’emergenza legata al Coronavirus. Il film di Steven Soderbergh, uscito nel 2011, non ottenne poi un grandissimo successo. Infatti, passò abbastanza inosservato all’epoca. Al botteghino non andò male, ma non ci fu il sostegno da parte del pubblico come sta avvenendo oggi. Probabilmente distratti dalle profezie dei Maya, un po’ tutti abbiamo sottovalutato questo film. Nessuno avrebbe mai potuto immaginare che ci sarebbe stata una pandemia mondiale causata dal Coronavirus. Ma oggi in molti non possono non ritenere questo thriller una vera propria profezia. Fu accolto molto bene dalla critica e raccolse un incasso discreto nel 2011, ma rivisto oggi riesce proprio a sorprendere. La sua trama ora diventa magicamente profetica. La storia prende inizio con Beth, una donna d’affari che crolla a terra, apparentemente per una banale influenza, dopo essere tornata da Hong Kong. Dopo essere stata trasportata in ospedale, muore e diventa così la prima vittima di una malattia che viene successivamente indicata con la sigla virus MEV-1.

Contagion, il film di Steven Soderbergh sul virus MEV-1: le cinque curiosità

Vediamo ora quali sono le cinque cose da sapere sul film Contagion, che pare abbia previsto il contagio da Covid-19 nel mondo:

  • Fino allo scorso anno si trovava al 270esimo posto nella classifica di vendita del catalogo della Warner Bros. Ed ecco che lo scorso 14 marzo è finito nella seconda posizione, superando proprio tutti. La pellicola ora è preceduta solo dai film della saga di Harry Potter. Ad oggi Contagion risulta tra il film più richiesti e più visti, secondo quanto fa sapere proprio la casa distributrice, Warner Bros;
  • I sintomi comuni del Coronavirus sono simili a quelli del MEV-1, il virus su cui si basa il film. Nel caso della pellicola, la malattia è più letale e causa attacchi ischemici ed emorragia cerebrale. Fortunatamente il Covid-19 è molto meno letale rispetto al MEV-1;
  • Dunque, impossibile non chiedersi se il virus, che sta attualmente devastando vari Paesi nel mondo, fosse già stato previsto! A questa domanda ha scelto di dare una risposta lo sceneggiatore Scott Z. Burns, in un’intervista. A Sam Adams, ha rivelato che gli scienziati consultati per la produzione del film sapevano che prima o poi sarebbe scoppiata una pandemia. “Si trattava di capire quando ciò che accade nel film sarebbe successo nella realtà, non se prima o poi sarebbe successo”, ha confessato nella sua intervista.

Cinque curiosità sul film Contagion: cosa c’è da sapere sul thriller del 2011

  • In molti probabilmente non sanno che il titolo del film è il risultato di un acronimo, composto però da nove lettere. Su varie locandine della pellicola è possibile notare i nomi di nove città, vittime del contagio. Stiamo parlando di Macao, Hong Kong, Londra, Atlanta, San Francisco, Chicago, Parigi, Tokyo e Ginevra. Mettendo in evidenza una lettera all’interno di ognuna di esse è possibile formare la parola ‘Contagion’;
  • Il regista Steven Soderbergh avrebbe portato in scena il film poiché influenzato dalla paura per il virus H1N1, che è esploso qualche anno prima dell’inizio delle riprese. Lui stesso, insieme allo sceneggiatore Scott Burns, si è documentato attraverso il Centers for Disease Control and Prevention della Georgia. Il consulente scientifico, il dottor Ian Lipkin, ha sempre affermato che il film è ispirato, invece, al virus Nipah della Malesia.
Rebecca Megna

Nata e cresciuta in Calabria, si occupa da anni del settore legato al gossip e alla televisione. Da fan del mondo di Maria De Filippi non si perde mai un suo programma. Appassionata di moda, calcio, viaggi e scrittura, ama mettersi in gioco e cerca sempre di trovare il lato positivo, anche in un reality show!

Lascia una risposta

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.