Skip to main content

Chiara Ferragni scaricata da un altro marchio. Nelle scorse ore la Cartiere Paolo Pigna Spa ha reso noto di aver chiuso qualunque tipo di rapporto professionale con l’influencer cremonese. La decisione è stata spiegata all’Ansa dalla medesima realtà imprenditoriale che ha riferito che si è deciso di procedere in tal modo nel rispetto del codice etico aziendale.

Pigna ha inoltre detto che il suo codice etico è consultabile da tutti sul portale pigna.it. In particolare è stata fatta menzione del passaggio in cui si esclude la collaborazione con soggetti terzi sanzionati dalle autorità competenti per aver assunto un comportamento non etico, corretto e rispettoso delle leggi. Quindi Chiara Ferragni, a cui l’Antitrust ha inflitto una multa di oltre 1 milione di euro, non rispetta più i requisiti basilari richiesti per avviare o proseguire una partnership.

Va inoltre ricordato che l’influencer è anche finita nel mirino della procura di Milano, che l’ha indagata per truffa aggravata, e di altre procure in cui sono stati presentati degli esposti per alcune campagne commerciali a scopi benefici considerate opache e bisognose di chiarimenti. Particolarmente spinosi i casi della Bambola Trudi e delle uova di Pasqua di Dolci Preziosi.

Le puntualizzazioni di Pigna Spa

Pigna, che ha sede ad Alzano Lombardo (Bergamo), ha così definitivamente confermato ciò che già si era compreso nei giorni scorsi. Infatti i più attenti, accedendo al sito dell’azienda, avevano notato che era stata rimossa la pagina ‘Chiara Ferragni Limited Edition’. Cliccandoci sopra si apriva un “Errore 404”. Altrimenti detto, la pagina è stata cancellata.

La collaborazione tra Pigna e le aziende che fanno riferimento a Chiara Ferragni “è stata di natura unicamente commerciale – hanno sottolineato dall’azienda – e ha riguardato la realizzazione di linee di prodotti di cancelleria per la scuola e per l’ufficio”.

D’altra parte che la moglie di Fedez sia stata abbandonata dai grandi marchi è cosa ormai nota. Basta vedere il suo profilo Instagram per capire che i brand top l’hanno scaricata. Da quando è scoppiato il Balocco-Gate, l’influencer non ha più sponsorizzato alcunché, eccezion fatta per i suoi prodotti. Ora si attende di scoprire l’esito delle indagini. La Ferragni rischia di finire a processo. Nel frattempo si ritrova ad affrontare un danno di immagine incalcolabile.

Mirko Vitali

Nato in una città del Nord, un paio di lauree umanistiche e un master in critica dello spettacolo. Si diletta a scrivere di televisione e dell'infernale mondo del gossip del Bel Paese (è convinto che qualcuno dovrà pur farlo questo ingrato mestiere di spifferare i fattacci altrui).

Lascia una risposta

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.