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Le fiction Rai sono state travolte dalle polemiche dopo alcuni casi di finti stupri. Ce ne sono stati sia in Mina Settembre, sia in Le indagini di Lolita Lobosco sia in Che Dio ci aiuti 6. Nella fiction del giovedì sera tutto è successo nell’ultimo episodio della settimana scorsa. In convento è arrivata Miriam, la sorella di Nico, che ha chiesto l’aiuto dell’avvocato dicendo di essere stata stuprata dal suo professore. Ben presto Suor Angela ha intuito che la ragazza stava mentendo e alla fine aveva ragione lei. Miriam ha confessato di aver inscenato la violenza solo per vendicare la sua migliore amica, che si è suicidata dopo aver subito realmente uno stupro da questo professore.

Una donna che denuncia un finto stupro ha sollevato il caso, però. Anche perché non è avvenuto in una sola fiction, ma in tre e nel giro di poco tempo. Fanpage ha dato la parola a Silvia Leuzzi, la sceneggiatrice di Che Dio ci aiuti. Nella fiction sono stati spesso trattati temi importanti e attuali come il bullismo e la violenza sulle donne. Stavolta è stato commesso un passo falso? La sceneggiatrice ha spiegato che non avevano intenzione di sminuire le donne, anzi. Ha aggiunto che la storia si ispirava a un romanzo di McEwan e che da lì hanno ripreso la dinamica della donna che denuncia per conto di un’amica. Quindi ha aggiunto:

“È vero che la nostra protagonista, all’inizio della storia, simula uno stupro, ma lo fa per riscattare un’amica che è stata veramente violentata, ma non ha avuto la possibilità e il coraggio di denunciare il professore. È una bugia a metà. […] Miriam dà voce a una donna che non può più parlare. Il messaggio voleva essere proprio questo: dare voce anche a chi la voce non ce l’ha più”

In effetti nell’episodio è stata narrata la morte dell’amica di Miriam, che si è tolta la vita non riuscendo a superare lo stupro. Non aveva denunciato, nonostante i ripetuti inviti a farlo da parte di Miriam. Quest’ultima ha deciso di denunciare il professore al posto della sua amica, dopo la sua scomparsa. Non è stata lei vittima di uno stupro, ma aveva la certezza che questo professore avesse approfittato di altre ragazze. E infatti alla fine una ragazza ha deciso di denunciare il professore, quindi Miriam ha ritirato la sua denuncia. La sceneggiatrice ha aggiunto che loro sono sempre molto attenti a come rappresentano le donne nelle storie della fiction, e non si può dare loro torto. Infine ha difeso Che Dio ci aiuti così:

“Cerchiamo sempre di uscire dagli stereotipi, di portare dei messaggi positivi. Credo che questo sia sotto agli occhi di tutti. Anche nel caso da noi raccontato, per quanto la protagonista lo faccia a fin di bene, alla fine ritira la denuncia e ammette di non avere davvero subito una violenza”

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