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Tutto pronto per la nuova edizione di Tale e Quale Show (la decima), la prima in tempo di coronavirus. Venerdì 18 settembre si riparte e alla guida ci sarà ancora una volta Carlo Conti. Ad attenderlo una sfida tosta, quella con il Grande Fratello Vip di Alfonso Signorini, in palinsesto su Canale 5 (il reality Mediaset è decollato lo scorso lunedì). Rivalità sana sugli ascolti, naturalmente; guai però a parlare a Carlo di rivalità con il collega. Anzi per il direttore del magazine Chi riserva parole di stima. Non solo: Conti rimarca come sia stato uno dei primi a portarlo in tv. Correva l’anno 2005 e lo volle nello show ‘Ritorno al presente’.

Conti pronto per la decima edizione di Tale e Quale Show: le parole sulla ‘concorrenza’ di Alfonso Signorini

Conti, intervistato da Chi, sorride e spiega che il GF VIP “finirà tardi” – mentre lui con Tale e Quale Show chiuderà qualche minuto prima di mezzanotte – e che quindi farà “in tempo ad arrivare a casa e vedere il finale della sua puntata”. Per Signorini solo parole di elogio. Lo definisce un conduttore televisivo “fortissimo“, dalla “grande cultura e sensibilità“, sottolineando una certa paternità televisiva nei confronti del giornalista: “Fui uno dei primi a volerlo in un programma (Ritorno al presente” nel 2005, ndr)”. Il toscano non è nemmeno preoccupato per gli ascolti affermando che non c’è alcuna sfida e che il pubblico “può scegliere se guardare un reality o un varietà”. L’importante è che si diverta. Proprio sul concetto di reality e varietà ha insistito durante la conferenza stampa della trasmissione di Rai Uno.

Carlo Conti: niente pubblico a Tale e Quale Show

“Tale e Quale Show non è un talent, non è un reality ma è un varietà”, spiega Conti, aggiungendo che nel programma “ci sono protagonisti, non concorrenti”. Inoltre rivela una novità: ci sarà il ritorno di Gabriele Cirilli. Altra novità, che però ha lasciato l’amaro in bocca al conduttore Rai, è quella che vedrà la totale assenza di pubblico. Inizialmente si pensava di poter portare degli spettatori in studio, mantenendo la distanza. Alla fine si è optato per non chiamare nessuno. Troppi rischi, il periodo non consente leggerezze. In Rai, nel frattempo, si lavora a un’alternativa per il futuro. Vale a dire riportare negli studi del piccolo schermo il pubblico, come prima che scoppiasse la pandemia da coronavirus. Come? Ospitando delle persone tamponate e monitorate. L’ipotesi è al vaglio e potrebbe tornare utile, laddove si riuscisse ad applicare, a molti programmi. Uno su tutti Sanremo su cui ci sono diverse incognite. Da un lato Amadeus e Fiorello che escludono un Festival senza pubblico, dall’altro il direttore di Rai Uno Stefano Coletta e l’amministratore delegato Fabrizio Salini che hanno dichiarato che la kermesse si farà in ogni caso.

Mirko Vitali

Nato in una città del Nord, un paio di lauree umanistiche e un master in critica dello spettacolo. Si diletta a scrivere di televisione e dell'infernale mondo del gossip del Bel Paese (è convinto che qualcuno dovrà pur farlo questo ingrato mestiere di spifferare i fattacci altrui).

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