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Caparezza, al secolo Michele Salvemini, è un artista da sempre poco convenzionale. Inconsueta – ma assai lodevole – anche la decisione di cancellare il tour nei palazzetti (con il Covid, organizzare un evento al chiuso è ormai diventata una mission impossibile), rimborsare i fan per i biglietti già acquistati e mettere in calendario una serie di concerti soltanto all’aperto, a partire da giugno. Intervistato dal Corriere della Sera, il rapper ha spiegato la sua scelta, oltre a raccontarsi e ad affrontare svariati temi attuali.

Non ci sarà una ripresa autunnale. Chi vuole vedere “Exuvia” da vivo deve venire a queste date. Poi il progetto si chiude”, ha sottolineato il cantante che, come già i Negramaro, Tommaso Paradiso e J-Ax, rimborserà i fan per i biglietti ormai inutilizzabili degli eventi cancellati al chiuso. “Può sembrare strano, ma dovrebbe essere usuale – ha evidenziato nel corso dell’intervista -. Non voglio che le persone siano estenuate. Ho preso il coraggio a due mani, avevo lavorato per i palazzetti e molte idee andranno sprecate…“.

Ci rimetterà anche lo spettacolo, perché un discorso è organizzare un tour nei palazzetti, un altro all’aria aperta: “Rimarrà l’impianto teatrale immaginato, ma sarà più dinamico. Avrei voluto degli intermezzi recitati, ma all’aperto il pubblico è meno concentrato”.

Caparezza e la “profezia” involontaria sulla guerra in Ucraina

Da poco è uscito il video di “Come Pripyat“. Quella città è divenuta spettrale dopo il disastro di Chernobyl. I posti desolati in cui la clip è stata girata, oggi, immediatamente, fanno pensare all’invasione della Russia ai danni dell’Ucraina. Eppure il video è stato confezionato prima dello scoppio della guerra. Una sorta di profezia? “La guerra è parte del mio immaginario, ma non questa volta. Non ho doti profetiche. Il video è stato girato prima della guerra. È una metafora sul vuoto interiore”.

Sempre restando in tema musicale, una sua nuova rima colpisce in quanto è una stoccata chiara a ciò che oggi è diventato il rap. O meglio, ai contenuti di molti testi dei suoi giovani colleghi . Salvemini canta che il rap cambia sempre forma e non si lascia prendere, ma che parla solo di moda. Insomma un critica per nulla velata alle nuove generazioni del genere: “Grazie al cielo resta il linguaggio della gioventù, si adegua però al cambiamento culturale. Quello che va oggi è diverso da quello che mi fece innamorare, Public Enemy, Beastie Boys, è non sono più interessato alla materia”.

C’è chi dice che Caparezza, in passato si sia esibito al leggendario Mouline Rouge. Cosa c’è di vero? Realtà o leggenda metropolitana? Pare che sia tutto vero: “Quando mi chiamavo Mikimix e in Italia il progetto era già stato abbandonato sono stato in top 10 in Francia: una meteora. Era un evento per italiani a Parigi: ricordo ballerini e ballerine semi vestite e io che arrivavo sul palco uscendo da una conchiglia…”.

Caparezza e il successo di Exuvia

Exuvia è l’ottavo album in studio di Caparezza, pubblicato il 7 maggio 2021 dalla Polydor Records. L’album è stato posizionato al diciassettesimo posto della classifica dei 20 migliori dischi italiani dell’anno stilata dalla rivista Rolling Stone Italia. “È un viaggio dentro la mia testa. Questo è l’album più sofferto della mia carriera. Viene dopo sette dischi ed è figlio di una sensazione di angoscia e stupore”, ha dichiarato l’artista in riferimento alla “fatica” musicale.

Mirko Vitali

Nato in una città del Nord, un paio di lauree umanistiche e un master in critica dello spettacolo. Si diletta a scrivere di televisione e dell'infernale mondo del gossip del Bel Paese (è convinto che qualcuno dovrà pur farlo questo ingrato mestiere di spifferare i fattacci altrui).

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