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Bruno Vespa torna con Porta a Porta e promette piccole novitàBruno Vespa torna con Porta a Porta e annuncia qualche novità

Anche per la prossima stagione televisiva Porta a Porta è stato confermato da casa Rai. Il programma di approfondimento, ideato e condotto da Bruno Vespa, quest’anno festeggerà la 25esima edizione e tornerà sul piccolo schermo a partire dal 10 settembre. Andrà in onda per tre giorni a settimana (il martedì, il mercoledì e il giovedì) e al centro del dibattito, anche in questa nuova stagione, ci saranno i temi principali della politica nazionale e internazionale, i fatti di cronaca e di costume e i protagonisti di ieri e di oggi. Ma ci sarà anche qualche piccola novità, come annunciato dallo stesso Bruno Vespa, che continua ad avere grandissima fiducia da parte del pubblico e dell’azienda Rai.

Porta a Porta, Bruno Vespa e la 25° edizione del programma: “L’azienda e il pubblico continuano a darmi fiducia”

“Diciamo che sono un po’ di anni che faccio questo lavoro. L’azienda mi dà di nuovo fiducia e anche il pubblico, che è quelloche conta di più, continua a esserci molto vicino. Se Dio vorrà, dunque, in settembre cominceremo una nuova stagione di ‘Porta a Porta’, la venticinquesima, con qualche piccola novità”, afferma Bruno Vespa attraverso le pagine del settimanale RadiocorriereTv a cui ha rilasciato una veloce intervista estiva.

Bruno Vespa: cosa rappresenta per lui la Rai e i ricordi più forti di Porta a Porta

Bruno Vespa è senza dubbio uno dei pilastri del servizio pubblico. Entrato nel mondo della tv e dell’informazione da giovanissimo, al magazine svela anche cosa rappresenta per lui la Rai: “Un pezzo della mia vita. Ho preso in mano il primo microfono della Rai a diciotto anni, ho vinto il concorso a ventiquattro anni e sono in televisione da cinquanta anni”. Ma dopo così tanti anni in televisione e dopo ben 25 anni a Porta a Porta, qual è il ricordo più emozionante per Vespa? “L’incontro con Karol Wojtyla, quando era ancora cardinale”, risponde. E gli eventi che lo hanno colpito di più? Il conduttore cita il terremoto de L’Aquila, a livello personale, e il sequestro e l’uccisione di Aldo Moro, a livello più generale.

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