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Brave ragazze è una commedia leggera e spassosa, con diversi spunti di riflessione. Forse non tutti sanno che Michela Andreozzi, regista e sceneggiatrice del film, si è ispirata ad una storia vera. Più precisamente a quella de La Banda delle Amazzoni, una gang di rapinatrici francesi che hanno messo a segno alcuni colpi in Francia, tra gli anni Ottanta e Novanta. La Andreozzi e l’altro sceneggiatore Alberto Manni hanno letto un articolo di giornale e da questo hanno preso spunto per scrivere il loro lungometraggio.

1. Brave ragazze, chi sono le protagoniste della storia vera

Le brave ragazze della storia vera sono Laurence, Hélène, Carole, Farija e Malika. Cinque amiche di infanzia, che abitavano a L’Isle-sur-la Sorgue, nella regione di Cavaillon, una cittadina della Provenza, nota anche come la Piccola Venezia per i suoi canali molto simili alla città italiana. Tutte e cinque vivevano una vita travagliata. Laurence, madre di un bambino, racimolava soldi facendo la domestica in un motel. Hélène era una commessa sposata e madre di tre figli. Carole era una dipendente del municipio che vendeva pure le olive al mercato. Malika e Fatija erano invece due sorelle, la prima una brillante studentessa e la seconda condannata già precedentemente per furto. Tutte erano in crisi e con il bisogno di una svolta per cercare di rivitalizzare le loro esistenze.

2. Come hanno speso tutti i soldi rubati

Le cinque ragazze si procurarono delle armi, si vestirono da uomini e misero a segno sei rapine nelle banche di tutta la Vaucluse, nel periodo compreso tra il 1989 e il 1992. Con un bottino di 330mila franchi, le mamme rapinatrici, come furono ribattezzate dai giornali locali, spesero tutti i loro soldi nei supermercati e per comprare giocattoli ai loro bambini. Il primo colpo avvenne il 23 gennaio del 1989 al Crédit Agricole di L’Isle-sur-la-Sorgue.

3. La cattura e il processo

Dopo sei rapine furono scoperte e catturate a causa di un banale errore: due di loro caddero nella filiale della banca che gestiva il conto di Malika e i dipendenti le riconobbero. Le cinque furono quindi arrestate, ma divennero famose come simbolo di ribellione al sistema e alla prevaricazione della realtà maschilista. Le cinque furono condannate nel 1996 per rapine a mano armata e associazione a delinquere. Proprio perché sostenute in tutto il paese il giudice fu clemente: le donne sono state “graziate” con pene molto leggere, tra i 6 ai 18 mesi di detenzione.

Questa vicenda non ha ispirato solo Michela Andreozzi per Brave ragazze: la sceneggiatrice e produttrice americana Jenna Bans ha tratto da questo caso di cronaca la trama della serie tv Good Girls. Il telefim è disponibile su Netflix e vede protagoniste tre madri dei sobborghi del Michigan, interpretate da Christina Hendricks, Retta e Mae Whitman.

Antonella Latilla

Per info email: [email protected] instagram: cheloidea21

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