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Anche Belen Rodriguez veste Shein. O meglio sponsorizza il noto brand cinese di moda low cost. La moglie di Stefano De Martino ha postato su Instagram alcune foto in cui indossa dei capi del marchio asiatico precisando che si tratta di una sponsorizzazione con l’hastag #ad. Tanto è bastato a scatenare la polemica: molti follower hanno trovato la scelta dell’argentina decisamente di cattivo gusto e del tutto incoerente con i principi e valori che ha sempre professato in più di un’intervista.

Shein è indubbiamente l’azienda di moda del momento, tanto che nell’ultimo periodo ha superato le vendite di colleghi fino a poco tempo fa molto quotati come Zara e H&M. Una recente inchiesta ha però messo in evidenza alcuni aspetti negativi come la manodopera sfruttata ore ed ore per pochi centesimi e la scarsa qualità dei capi.

Su Instagram una follower ha scritto chiaramente a Belen:

“Non si può pubblicizzare e fomentare vendite per un brand che sfrutta il lavoro di tante donne, obbligate persino a lavarsi i capelli sul posto di lavoro poiché costrette a lavorare 18 ore al giorno senza giorno libero! E non è neanche corretto, dati i tempi, sponsorizzare un brand che crea capi decisamente inquinanti e cancerogeni. Basta con questo scemio!”

Shein, come tanti altri brand low cost, promuove la fast fashion, la famigerata moda usa e getta che produce quantità eccessive di rifiuti e inquinamento.

Un’altra utente ha scritto: “Non ci posso credere che sponsorizzi un marchio come Shein dove c’è sfruttamento delle persone e inquinamento a non finire! Una persona come te ha la fortuna di poter scegliere e dire no!”. E poi ancora: “Chissà quanto ti hanno pagato…Ma avevi proprio bisogno di quei soldi? Di un’azienda che sfrutta i suoi lavoratori e usa materiale scadente”. Tanti i commenti sulla stessa lunghezza d’onda mentre qualcuno ha accusato Belen di incoerenza.

La Rodriguez non è solo una conduttrice, modella e influencer ma pure un’imprenditrice. Con la sorella minore Cecilia ha creato una linea di costumi, Me Fui, e un’altra collezione più sportiva, Hinnominate. Pertanto un fan ha fatto notare:

“Ogni tanto servirebbe un po’ di coerenza: da Hinnominate, dove in media per un capo si va dai 100 euro in su a Shein. La coerenza salverà il mondo…”

Per ora nessuna replica è arrivata da parte di Belen Rodriguez. Solo la madre Veronica Cozzani ha commento le immagini con un cuore, rispondendo ad una ‘seguace’ che si complimentava con la presentatrice de Le Iene per la classe ed eleganza.

L’inchiesta su Shein

Secondo un’inchiesta condotta da Channel 4, rete televisiva britannica, i lavoratori di Shein riceverebbero 4 centesimi a capo (ne producono almeno 500 al giorno) e la giornata lavorativa durerebbe 18 ore. Inoltre avrebbero un solo giorno libero al mese e durante la giornata non sarebbe prevista nessuna pausa, tanto che le impiegate sarebbero costrette a lavarsi i capelli durante la pausa pranzo.

La video inchiesta, dal titolo Shein Untold: inside the Shein Machine, ha in più rivelato che lo stipendio mensile sarebbe di circa 4mila yuan (circa 550 euro) che sarebbe trattenuto il primo mese. Per ogni errore commesso, infine, alle sarte sarebbero tolti i due terzi della paga giornaliera.

Stando agli ultimi dati di mercato, le vendite di Shein sono aumentate del 250% anno su anno fino a raggiungere la cifra di 10 miliardi di dollari. Ad acquistare maggiormente sul sito sono i ragazzi della generazione Z (quelli nati dopo il 1997): a maggio è diventata l’app di shopping più scaricata su Android e iOS negli Stati Uniti, spodestando Amazon.

Antonella Latilla

Per info email: [email protected] instagram: cheloidea21

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