Skip to main content

David Beckham è stato fermato dalla Guardia di Finanza italiana mentre era nelle acque di Amalfi a bordo del suo yatch. L’ex calciatore di Manchester United, Real Madrid e Milan, come riferisce il tabloid The Sun, ha avuto una chiacchierata lunga circa quarantacinque minuti con le forze dell’ordine. La conversazione ha avuto luogo per chiarire un malinteso.

I fatti – The Sun, dopo aver contattato dei testimoni oculari che hanno assistito all’episodio, ha spiegato che l’ex capitano della nazionale inglese era ormeggiato al largo della Costiera Amalfitana a bordo del suo yatch. Nel frattempo suo figlio Cruz, 16 anni, si stava divertendo su una moto d’acqua, insieme alla sorella Harper di 10 anni. Secondo la legge italiana, i due sono troppo giovani per stare da soli sul mezzo che infatti dovrebbe essere timonato soltanto da persone che hanno raggiunto la maggiore età.

Per questo la Guardia di finanza, poco dopo che il 16enne si è messo alla guida della moto con sopra la sorella, è intervenuta per capire cosa stesse succedendo. Quando ha visto arrivare gli agenti, Beckham, che si stava rilassando sul ponte della barca prendendo il sole, è repentinamente sceso per comprendere meglio la situazione.

Beckham: qui pro quo con la Guardia di Finanza

I testimoni hanno riferito che è stato assolutamente cordiale e tranquillo, segnalando agli agenti che i suoi figli indossavano giubbotti di salvataggio ed erano assai vicini allo yacht. Insomma, l’ex calciatore ha fatto intendere di avere la situazione sotto controllo. Inoltre, quando gli è stato detto che per legge Cruz non poteva timonare la moto d’acqua ha subito richiamato il ragazzo e la sorella.

Per ragioni burocratiche, Beckham ha dovuto sottoporsi a degli accertamenti. Così ha esibito i documenti e ha risposto a una serie di quesiti postigli dalle forze dell’ordine. Anche in questo caso chi ha visto la scena parla di un clima molto disteso tra l’inglese e gli agenti.

La guardia di finanza e il marito di Victoria Adams, nel salutarsi, a malinteso chiarito, si sono addirittura scambiati il pugno in segno di intesa. Dalla serie, tutto è bene quel che finisce bene.

Mirko Vitali

Nato in una città del Nord, un paio di lauree umanistiche e un master in critica dello spettacolo. Si diletta a scrivere di televisione e dell'infernale mondo del gossip del Bel Paese (è convinto che qualcuno dovrà pur farlo questo ingrato mestiere di spifferare i fattacci altrui).

Lascia una risposta

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.