Skip to main content

La Pupa e il Secchione in versione “Barbara d’Urso” ha esordito con numeri assolutamente soddisfacenti, peccato che nel giro di due puntate gli ascolti si sono quasi dimezzati. Ma non sarebbe soltanto questo il motivo per cui i vertici di Cologno Monzese sarebbero alquanto perplessi, per non dire alterati, circa le sorti della trasmissione di Italia Uno: Dagospia ha raccontato che ai piani alti di Mediaset ci sarebbero musi lunghissimi e mal di pancia assai intensi per come il format sia stato stravolto, diventando una sorta di “Live – Non è la d’Urso”, show che nella scorsa stagione fu chiuso anticipatamente, dopo aver raccolto numeri poco entusiasmanti sul fronte share per un prime time di Canale Cinque.

“Un clima tesissimo. C’è chi parla di scontri, chi di riunioni straordinarie. Stiamo parlando della Pupa e il Secchione Show versione Barbara D’Urso”. Così il portale diretto da Roberto D’Agostino che aggiunge che a far surriscaldare gli animi, prima ancora del crollo degli ascolti, ci sarebbe proprio la ‘sostanza’ del programma: “Il capitolo ascolti, crollati dal 12,6% del debutto all’8,2% della terza puntata, rappresentano quasi un problema secondario. Gira voce che Mediaset e la casa di produzione Banijay non sarebbero soddisfatti della resa televisiva del prodotto, nel mirino proprio la conduttrice: “Colpa di Barbara D’Urso”, ripetono in coro ai piani alti“.

Ma di che colpa si starebbe parlando in quei di Cologno Monzese? “Aver reso la trasmissione di fatto come “Live-Non è la D’Urso” facendo scappare il pubblico. Perché le è stato permesso e si proverà a intervenire nelle prossime settimane?”, conclude Dagospia. In effetti Barbara d’Urso ha attinto a piene mani, per quel che riguarda il cast, dai suoi vecchi show, riproponendo personaggi quali Elena Morali, Vera Miales, Soleil Sorge, Mila Suarez e Mirko Gancitano.

Barbara d’Urso, un altro flop potrebbe costarle caro

Resta ora da capire se il programma, dopo aver esordito innanzi a un pubblico di oltre 2 milioni di utenti per poi crollare a 1.2 milioni di spettatori nella puntata in onda il 29 marzo, abbia almeno consolidato quella fetta di affezionati oppure se nei prossimi appuntamenti ci sarà una ulteriore fuga di telespettatori. La questione non è di poco conto. Il punto è che se dovesse consumarsi un flop, Barbara d’Urso, molto probabilmente, vedrebbe il suo raggio d’azione in video ridursi ancor più.

Il sospetto è che un certo tipo di tv stia definitivamente volgendo sul viale del tramonto e che abbia esaurito la sua carica di curiosità. Se La Pupa e il Secchione 2022 dovesse fare cilecca, vorrebbe probabilmente dire che l’universo “d’ursiano”, forse, non ha più molto da dire, almeno sul piccolo schermo. Altrimenti detto, dopo i tagli di Domenica Live e Live – Non è la d’Urso, ci sarebbe un’altra netta sforbiciata da parte dei vertici Mediaset.

Mirko Vitali

Nato in una città del Nord, un paio di lauree umanistiche e un master in critica dello spettacolo. Si diletta a scrivere di televisione e dell'infernale mondo del gossip del Bel Paese (è convinto che qualcuno dovrà pur farlo questo ingrato mestiere di spifferare i fattacci altrui).

Lascia una risposta

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.