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“Quant’è passiva”. Questo il commento omofobo piovuto su Twitter e indirizzato ad Antonino Spadaccino che è stato ospite a Benedetta Primavera, programma del prime time di Rai Uno condotto da Loretta Goggi. Il trionfatore dell’ultima edizione di Tale e Quale Show è sbarcato in studio omaggiando il compianto Pino Mango, da sempre per lui fonte di ispirazione. Ha così intonato “Oro”, brano tra i più celebri del musicista scomparso. Una performance che ha commosso parte del pubblico sintonizzato sulla rete ammiraglia Rai e che ha raccolto parecchi applausi in rete. Poi qualcuno ha deciso di tentare di rovinare l’atmosfera riservando ad Antonino la sopracitata frase. L’artista non ha lasciato correre ed ha replicato per le rime.

Quel “quanto è passiva” scritto da un utente ha catturato l’attenzione di Antonino che ha risposto con un ‘cinguettio’ pervaso da un mix di sconforto e rabbia. “Mbè? Ci facciamo la guerra fra di noi? Tutti Alpha dietro una tastiera. Che gente str**za“, la chiosa del cantante.

Antonino Spadaccino e la scelta di fare coming out a livello pubblico nel 2016

Correva l’anno 2016 quando Antonino decise di fare coming out pubblicamente. In realtà l’ex allievo di Amici di Maria De Filippi non si è mai nascosto. Però, prima del 2016, ha preferito non esporsi. Insomma, non ha fatto come Gabriel Garko, che è arrivato a simulare fidanzamenti con delle donne per celare ciò che sentiva realmente, ma fino a quel momento non aveva nemmeno urlato ai quattro venti il proprio orientamento. Motivo? Soprattutto di natura professionale poiché alcuni discografici gli consigliarono di mantenere un profilo basso sulla vicenda.

La questione l’ha spiegata in tempi non sospetti lo stesso Spadaccino, nel corso di una intervista concessa a Tiscali. Il cantante in quel frangente ha raccontato di non essersi mai nascosto dietro a un dito, nemmeno ad Amici di Maria De Filippi: “Non dovevo sottolineare niente ma non dovevo neanche nascondere ciò che sono. E questa cosa ha pagato in termini di stima, rispettabilità e trasparenza”.

Qualche problema lo ha avuto dopo il percorso nel talent show di Canale Cinque. Vale a dire quando è entrato in determinati meccanismi discografici, trovando persone che gli hanno sussurrato di mostrarsi in maniera più ‘tradizionale’. Cosa gli è capitato di preciso? In che modo qualcuno gli ha posto dei freni? “Ad esempio, quando tu senti il bisogno di dedicare una canzone a un uomo anziché a una donna. E ti senti dire che “non c’è bisogno”, che “funziona di più nell’altro modo”. Ti dicono “vabbé, lascia stare, non ti esporre”. E invece secondo me gli artisti devono esporsi. Se non lo facciamo noi, chi deve farlo?”.

Mirko Vitali

Nato in una città del Nord, un paio di lauree umanistiche e un master in critica dello spettacolo. Si diletta a scrivere di televisione e dell'infernale mondo del gossip del Bel Paese (è convinto che qualcuno dovrà pur farlo questo ingrato mestiere di spifferare i fattacci altrui).

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