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Dopo che Adua Del Vesco e Massimiliano Morra hanno involontariamente innescato il cosiddetto Aresgate, tanti personaggi della tv si sono espressi sul caso. A finire sul banco degli imputati Alberto Tarallo, produttore di molte fiction di successo. Negli ultimi giorni c’è stata la presa di posizione di Manuela Arcuri che si è detta esterrefatta per la vicenda, difendendo a spada tratta Tarallo. Ora arrivano le parole di Antonella Ponziani, altra figura celebre della cinematografia e del piccolo schermo italiani. Tanti i ruoli di successo, tra cui quello di Francesca Cialdi, ne Il Bello delle Donne, serie tv prodotta proprio da Tarallo. L’attrice, intervistata da Il Fatto Quotidiano, ha dichiarato di aver litigato con il produttore. Dall’altro lato afferma che ciò che ha sentito da Del Vesco e Morra non corrisponde alla verità.

Antonella Ponziani, attrice de Il Bello delle Donne: “Ho litigato con Tarallo, ma non parlo male di lui”

Non mi è piaciuto il metodo, non mi appartiene. Sono accuse gravi, fatte con leggerezza e senza pensare alle conseguenze. Perché non ne hanno parlato prima?”. Così la Ponziani sulle esternazioni di Morra e Adua. Spazio poi a Tarallo con cui non  parla da anni. Tutta colpa di un fidanzato violento, con cui l’attrice litigava spesso. Addirittura a un festival cinematografico Terry Gilliam intervenne per dividerli. E Tarallo? Che ci azzecca negli screzi di coppia? “Tarallo tendeva a fare clan con i suoi attori, sapeva tutto della mia vita, interveniva spesso e mi è stato molto vicino quando mi lasciai con quel tizio. Due anni dopo quello tornò e Alberto mi disse: “Perché hai fatto ritornare il tuo ex, quello è pronto per distruggerti””. Antonella narra che alla fine passò diversi anni a piangere in casa, sottolineando che Tarallo “aveva ragione da vendere” su quel suo compagno. Inoltre spiega che litigò con il produttore quando le propose un ruolo importante in uno spettacolo teatrale ma lei rifiutò, sempre per via di quel fidanzato violento.

Antonella Ponziani: “A un certo punto iniziarono ad arrivare raccomandati. Questo mi infastidì”

Dunque, secondo Antonella, non ci fu nulla di strano all’Ares nella gestione degli attori. Sicuramente afferma che mai vide sette o altre situazioni inquietanti di cui tanto si è discusso di recente. A dir la verità, però, qualcosa che non andava sostiene di averlo notato. Ciò però non era inerente a manipolazioni o altre presunte pratiche torbide psicologiche: “Ricordo ciò che m’infastidì: a un certo punto iniziarono ad arrivare una serie di raccomandati che non sapevano recitare. Non so perché questi personaggi fossero lì. Noi del cast storico ci guardavamo e dicevano: “Ma che ci fanno?”. A proposito de Il Bello delle Donne: perché lei non c’era quando fu realizzato lo spin-off della fiction? Semplice, perché non fu chiamata. “La tentazione di andare e litigare con Tarallo l’ho avuta: trovai un’ingiustizia non essere stata coinvolta nel progetto. Ma non per questo adesso mi metto a parlare male di lui”, conclude la Ponziani.

Mirko Vitali

Nato in una città del Nord, un paio di lauree umanistiche e un master in critica dello spettacolo. Si diletta a scrivere di televisione e dell'infernale mondo del gossip del Bel Paese (è convinto che qualcuno dovrà pur farlo questo ingrato mestiere di spifferare i fattacci altrui).

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