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Pasqualino Maione di Amici ha raccontato la sua malattia, nei minimi dettagli stavolta. Soprattutto ha avuto modo di fare delle precisazioni visto che alcune sue parole sul Covid erano state interpretate in modi sbagliati. A dare al cantante della settima edizione la possibilità di raccontare tutto è stato Fanpage, che lo ha intervistato. La malattia di Pasqualino di Amici 7 è una meningite causata da un fungo. Sta ancora combattendo e ci vorrà un po’ di tempo per tornare a una vita normale, il peggio però sembra essere passato.

Tutto è iniziato a luglio dello scorso anno, quando ha avuto il Covid mentre lavorava in Grecia, a Zante. Quando è guarito è tornato in Italia e dopo un mese ha preso di nuovo il Covid, questo lo ha molto abbattuto. Non stava bene, aveva un mal di testa così forte da farlo svenire. Dopo una settimana vedendo che i sintomi non passavano è andato in ospedale, dove è risultato ancora positivo al Covid ma le analisi avevano restituito risultati sballati. I medici hanno subito capito che qualcosa non andasse bene:

“Mi hanno ricoverato all’ospedale Santa Maria della Pietà di Nola. Sono stato lì una decina di giorni, curato come caso Covid. Poi, facendo delle analisi più approfondite, hanno visto che ero tornato negativo. Però, avevo preso un altro virus, perché avevo le difese immunitarie basse. Inizialmente pensavano si trattasse dalla candida, poi di una micosi”

Quindi è stato trasferito presso il Policlinico di Napoli nel reparto malattie infettive e qui ha ricevuto la diagnosi. Dopo TAC, analisi, risonanze i dottori hanno scoperto che Pasqualino aveva una meningite in atto. “Un virus era partito dai polmoni e dal midollo osseo ed era arrivato al cervello. Le mie condizioni sono cominciate a peggiorare”, ha spiegato. Ha smesso di mangiare, perdeva spesso i sensi: un periodo molto brutto. Poi ha finalmente iniziato la terapia dopo aver individuato il fungo criptococco che ha scatenato il tutto. Pasqualino è stato quattro mesi in ospedale, è tornato a casa poco prima di Natale 2022. Sta continuando la terapia a casa. Ci vorrà ancora un po’ di tempo, però:

“L’infezione al cervello è ancora in atto, anche se sta regredendo. Ci vorrà un anno, un anno e mezzo. Mi hanno detto che i tempi standard sono quelli, poi c’è chi guarisce prima e chi guarisce dopo”

Una brutta infezione e dei tempi molto lunghi per guarire del tutto. Come sta Pasqualino Maione oggi? Di sicuro un po’ meglio, si sta ancora curando e dovrà avere molta pazienza. Ma oggi guarda il lato positivo: “Fortunatamente, da quello che mi hanno detto, non ci sono danni permanenti”. E non ha perso la voglia di scherzare: “Il Primario dell’ospedale mi ha detto che il mio caso è talmente raro che sono diventato oggetto di studio. Sembra sia raro prendere il criptococco e l’ho acchiappato proprio io (ride, ndr)”. Ora che molti hanno scoperto la sua malattia non mancano i commenti e i messaggi di supporto sui social.

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