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Se siete appassionati di Amici, sicuramente vi ricorderete di Alex, conosciuto anche come Alex Wyse. Il cantante aveva partecipato nell’edizione del talent di Maria De Filippi nel 2021/2022 classificandosi quarto (quell’anno il vincitore fu Luigi Strangis) e dopo il programma ha riscosso non poco successo. Ora il giovane cantautore sta portando le sue canzoni in giro per l’Italia con un tour estivo e i suoi outfit hanno fatto discutere.

Nei giorni scorsi sui social molti giovanissimi hanno postato i video fatti ai concerti di Alex Wyse e la scelta dei vestiti del ragazzo ha scatenato una bufera social. Alex infatti si presenta con un lungo vestito, con una gonna che lascia anche ben poco all’immaginazione. Ora, non ci si dovrebbe più stupire di cantanti che indossano le gonne, quando anche i più grandi nomi della nostra musica si sono presentati anche sul palco di Sanremo con abiti considerati più femminili (vedi ad esempio Mahmood o Marco Mengoni). Eppure, la gonna indossata da Alex Wyse ha dettato scandalo.

Alex Wyse risponde alle critiche: ”Povertà intellettuale. Io voglio essere libero di essere me stesso”

Sembra assurdo che nel 2024 ancora i cantanti vengano attaccati per il modo in cui si vestono, eppure la polemica è all’ordine del giorno. Basti pensare a quanti attacchi ricevano ogni giorni i Maneskin, paladini del rock made in Italy famosi in tutto il mondo, solo per il modo in cui si veste il frontman Damiano David. O i sopracitati Mahmood e Mengoni, tanto per fare un altro paio di nomi. L’ultimo a finire nell’occhio del ciclone è l’ex finalista di Amici, Alex Wyse. Ai suoi concerti si presenta con la gonna lunga e sui social lo bombardano di critiche. Secondo alcuni è puro esibizionismo per far parlare di sé quando non si ha talento, secondo altri invece è uno spreco ”conciarsi così” quando si ha talento. Vi facciamo vedere un paio di estratti dal suo show così vedete il vestito della discordia!

Come ha risposto Alex a questa polemica? In un lungo video postato sui suoi canali social, il cantante ha ribadito l’esigenza di ogni essere umano di esprimere la propria identità senza porsi limiti. Ha inoltre ricordato che è tempo di smetterla di suddividere vestiti e colori o mestieri tra maschi e femmine, che un tempo il rosa era solo per le bambine e che i maschi non potevano farsi l’orecchino. Oggi serve meno ignoranza e più libertà, dice il cantante. Vi postiamo la risposta integrale.

Io sono me stesso e ognuno dovrebbe trovare il suo essere senza nascondersi. La musica ha fatto in modo di non farmi nascondere, tante volte penso che le persone nascondano troppi lati per la società, amicizie o come vanno le cose.

Come ho già detto… combatterò sempre per la mia libertà, che in realtà immagino sia anche la vostra pur avendo la voglia di commentare così. Io so accettarvi tranquillamente nella mia vita, vorrei soltanto farvi notare quanta povertà intellettuale esiste, e quanto si possa costringere una persona a rimanere in un concetto di libertà dettato da regole Vostre per paura di un Vostro giudizio. Voi persone siate forti, sentitevi liberi di comunicare ed essere ciò e chi ritenete di essere, inseguite i vostri sogni e combattete l’ignoranza. ricordo bene quando il rosa era solo femminile o gli orecchini venivano disprezzati, possiamo andare molto oltre, nessuno può porci confini se non noi.

Siamo sbagliati per chi? Se la vita alla fine è la nostra. Vorrei vivere sempre senza giudizi ed ammirare tutto. Questa gente non è maligna secondo me, non conosce solo l’arte dell’accettazione. conosce solamente quello che io ritengo “standard”. Purtroppo vivendo in un mondo condiviso abbiamo tutti la necessità di sentirci a proprio agio con le persone, se una percentuale di esse taglia la tua libertà facendotela pesare con un giudizio non penso possa esistere la mia accettazione e silenzio.

Anna Maria Ristori

Nata e cresciuta in Toscana, classe 1995. Con la passione per la scrittura da sempre, dopo aver vissuto alcuni anni all'estero ho deciso di rendere la mia passione anche una professione . Laureata in Discipline dell'Arte, della Musica e dello Spettacolo, ho collaborato e collaboro con newsletter e podcast di cinema.

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