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Tweet di fuoco di Lucio Presta. Il cinguettio del potente manager di numerosi vip e personaggi dello spettacolo è stato indirizzato ad Amici di Maria De Filippi. In realtà il bersaglio del marito di Paola Perego non è stato il programma in sé, quanto piuttosto la presenza del pubblico in studio. La trasmissione di Canale Cinque ha infatti potuto contare sul ‘calore’ delle persone a differenza del Festival di Sanremo 2021 condotto da Amadeus e Fiorello. Un paragone fatto proprio da Presta, il quale ha scatenato il suo malumore sulle scelte effettuate dal governo. Ecco il vero bersaglio dell’agente.

Presta, nel tweet che ha siglato nelle scorse ore, ha menzionato il ministro della Cultura Dario Franceschini, non capacitandosi del perché la kermesse canora ligure abbia dovuto rinunciare al pubblico mentre uno show come quello di Maria De Filippi, sempre orientato al canto (oltreché al ballo), abbia potuto sfruttare la presenza di persone ‘extra’, non rientranti tra gli addetti ai lavori e i partecipanti.

“Zona rossa in tutta Italia, Sanremo fatto totalmente senza pubblico. Ministro Dario Franceschini, cosa non ho capito di tutto ciò che sta accadendo? Felice per #Amici ma ci aiuti a comprendere, il problema era Sanremo? O voleva far felice amici del teatro ai quali nulla ha dato?”

Non è la prima volta che i programmi della moglie di Maurizio Costanzo alimentano dubbi e perplessità circa la presenza del pubblico. Dal canto suo la conduttrice pavese ha spiegato in tempi non sospetti che per avere una situazione di ‘normalità’ i suoi show rispettano dei protocolli rigidissimi. Da sottolineare anche che la De Filippi, commentando la decisione di Franceschini relativa al Sanremo senza pubblico né figuranti (il ministro ha scelto su indicazione del Comitato Tecnico Scientifico – Cts), esternava le proprie titubanze sul diktat calato dal governo.

Fatto sta che Amici può godere del pubblico, mentre a Sanremo ciò non è stato concesso. Opportuno comunque evidenziare che si tratta di due eventi non del tutto simili. La massa di persone che sposta il Festival rispetto alla trasmissione della rete ammiraglia Mediaset è ben più corposa. Inoltre, come è arcinoto, la kermesse canora dura senza sosta per cinque giorni consecutivi. Una situazione più difficile e più complessa da gestire a livello sanitario e organizzativo in confronto a ogni altro programma tv.

Mirko Vitali

Nato in una città del Nord, un paio di lauree umanistiche e un master in critica dello spettacolo. Si diletta a scrivere di televisione e dell'infernale mondo del gossip del Bel Paese (è convinto che qualcuno dovrà pur farlo questo ingrato mestiere di spifferare i fattacci altrui).

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