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Con l’ultima puntata di Stasera c’è Cattelan all’orizzonte il suo conduttore, Alessandro Cattelan, si è concesso una lunga chiacchierata con Francesco Canino de Il Fatto Quotidiano, con il quale ha avuto l’occasione di tirare un po’ le somme di questa prima stagione del suo show di seconda serata e, inoltre, si è levato pure qualche sassolino dalla scarpa.

Il 2022 (e l’inizio del 2023) è stato un periodo decisamente d’oro per lui, che prima grazie a Netflix, poi con Eurovision Song Contest 2022 e ora con il programma di Rai Due si è ripreso la sua rivincita dopo un gran bello scivolone. Da grande, la sua attesissima trasmissione con la quale è sbarcato a mamma Rai, non ha certamente soddisfatto le aspettative dei piani alti della rete, registrando risultati di share decisamente miseri.

Il problema secondo alcuni (leggasi Stefano Coletta, che aveva in qualche modo fatto autodafé) era la sua autoreferenzialità, tra l’altro tipica di molti programmi di Cattelan come EPCC (la formula, d’altra parte, non è cambiata molto). Rispetto al fatto che il pubblico Rai conosceva poco il suo personaggio e il suo modo di fare tv, il presentatore ha dichiarato:

“Sì, è vero. La differenza è che Da grande è durato due puntate, con Stasera c’è Cattelan abbiamo avuto il tempo per lavorare sugli errori, limate, prendere la direzione giusta. Ma sono sincero: rifarei la stessa scelta di accettare la prima serata. Quando arrivò quella proposta dissi: “Se devo entrare in Rai, devo farlo nel contesto più importante”. E tutti mi dicevano: “E se ci facciamo male?”. Farsi male non era un rischio ma una possibilità concreta. Ho preso uno scivolone, è vero, ma non sono morto e ho continuato a lavorare.”

Come ricordato da Canino, i critici avevano letteralmente massacrato Alessandro Cattelan, delusi per il suo debutto Rai decisamente in sordina. A proposito, il presentatore ha aggiunto:

“Le reazioni furono esagerate in tutti i sensi: per alcuni era bellissimo, per altri una merda. Su Twitter siamo stati in trending topic per una settimana, si era creato un dibattito a tratti assurdo. I complimenti sono meglio delle critiche, ma se non devo dare ascolto a chi mi dice che sono un genio allora non do retta nemmeno a chi mi dà del cogli…”

Di fronte alla valanga di critiche che aveva ricevuto, comunque, Cattelan aveva deciso di non restarsene zitto. Al contrario, aveva affrontato le accuse di petto, con un monologo che però, secondo alcuni, aveva dato l’impressione che fosse fin troppo permaloso. Qui Cattelan ha in qualche modo ammesso di avere una parte di colpa, parlando però di arroganza più che di permalosità. Qui il suo commento nel merito della questione:

“Era una punta di arroganza più che permalosità. Ma quella è parte del mio carattere. Non mi voglio giustificare, ma un po’ di “petto in fuori” nei momenti di difficoltà mi stimola. Quanto alle critiche, mi fanno arrabbiare solo quelle condite di paternalismo: mi incaz.. perché dico ‘ma cosa ne sai?’. Mi innervosisce chi ha sempre quello sguardo dall’alto al basso.”

Cattelan, tra le altre cose, ha anche avuto la possibilità di parlare della sua ntervista con la nuova segretaria del PD Elly Schlein (“una gamer, è pop, ha voglia di mettersi in gioco” ha detto di lei) e ha parlato anche di Giorgia Meloni. L’attuale premier era stata a sua volta invitata ma, per impegni concomitanti, non è riuscita a partecipare allo show.

Alberto Muraro

Appassionato di musica, sono "multilingue e multitasking". Credo, in tutta onestà, di essere il massimo esperto italiano di casa Ferragnez. Sogno di condurre l'Eurovision Song Contest, in attesa di tornare in veste di inviato al Festival di Sanremo. Ho scritto anche un libro, Linea 148.

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