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Ad annunciarlo ai fans è stato lui stesso: nelle ultime ore Aldo Montano si è sottoposto a un’operazione per inserire una protesi all’anca. L’amato protagonista del Grande Fratello Vip 6 ed ex schermidore ha reso partecipi i suoi followers di questa sua ultima “avventura” pubblicando un carosello di immagini che lo ritraggono in un letto d’ospedale insieme ai suoi due figli, Olimpia e Mario Jr, e alla moglie Olga Plachina, 27enne campionessa olimpica di atletica. 

Perché Aldo Montano è stato operato all’anca

Era il lontano 2022 quando Aldo Montano annunciava ai suoi fans di essere in procinto di sottoporsi a una delicata operazione all’anca a causa di una necrosi, chiamata in gergo medico osteonecrosi. Purtroppo l’operazione era poi stata rimandata più volte, come affermato dal stesso schermidore ai microfoni di Verissimo. Ora però Montano è stato finalmente operato e, anche se l’intervento non è stato sicuramente facile, lo schermidore sta bene.

Grazie famiglia sempre vicino quando c’è bisogno”, ha scritto sui social Aldo Montano per dare la notizia ai followers circa la buona riuscita del suo intervento. “L’operazione è andata bene, grazie a tutti voi per i tanti messaggi. Dopo 5 anni non facili da oggi ho una protesi all’anca a zero chilometri. Lo sport fa bene ma non esagerate… Un grazie speciale al dottor Cheli, al professor Porcellini e a tutto lo staff dell’ortopedia del nuovo ospedale di Sassuolo”, ha poi aggiunto, ringraziando tutti i professionisti che si sono presi cura di lui in questo delicato momento.

Che cos’è l’osteonecrosi

Il termine osteonecrosi viene solitamente utilizzato per indicare la morte del tessuto osseo dell’anca. Questa condizione si verifica normalmente nel momento in cui l’apporto di sangue all’osso risulta essere insufficiente o viene interrotto del tutto. Di conseguenza, le cellule del tessuto osseo non ricevono più sangue e ossigeno e vanno quindi incontro a morte.

Una delle conseguenze più importanti della necrosi dell’anca è l’estremo indebolimento del tessuto osseo che quindi non riesce più a sostenere il peso del paziente, causando una deformazione del femore. Insomma, non si tratta certo di uno scherzo ed è quindi una condizione che va curata nel più breve tempo possibile, per evitare anche l’insorgere di patologie secondarie. Nella maggior parte dei casi infatti, se non riconosciuta e trattata, l’osteonecrosi degenera in un’artrosi secondaria. 

Per concludere, il trattamento dell’osteonecrosi all’anca dipende dal grado della malattia: nei primi due stadi il medico opta generalmente per un trattamento conservativo, mentre nello stadio 3 e 4 (i più gravi) è indicata la protesi, indipendentemente dall’età della persona colpita.

Claudia Maria Cordara

Sono una studentessa di Biotecnologie Molecolari all’Università degli Studi di Torino. Vivo a Moncalieri, in provincia di Torino e da poco scrivo per Gossipetv.com. Quando non sono troppo impegnata con gli studi mi piace dedicarmi alla lettura e scrittura, trascorrere le giornate in riva al mare con un buon libro in mano e scoprire nuovi posti viaggiando.

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