L'angolo delle interviste
Massimo Reale, intervista: il ruolo in Rocco Schiavone e non solo
Massimo Reale: intervista esclusiva a Gossip e Tv
Massimo Reale è uno dei protagonisti più divertenti della serie televisiva Rocco Schiavone. Lo stesso Antonio Manzini, il “padre” del vice questore romano trasferito ad Aosta per punizione, di lui ha detto: “È un genio! Ha interpretato Alberto Fumagalli in modo strepitoso. Ha trovato l’ironia giusta, ha capito come giocare con il suo personaggio. Io e Maurizio Careddu – il secondo sceneggiatore della fiction- lo amiamo“. Cosa significano per lei queste parole? “Antonio mi dà davvero una grande gioia, è questo per me il senso del mio lavoro: costruire personaggi. Antonio ed io ci conosciamo da tanti anni e poter chiedere consigli a chi Fumagalli lo ha pensato e inventato ha rappresentato un vantaggio non da poco“. Gli sceneggiatori sono entusiasti della sua interpretazione, cosa ne pensa? “Sono felice che chi scrive ami il lavoro di un attore, perché vuol dire che si è riusciti a creare un personaggio con tre dimensioni“.
Massimo Reale racconta Alberto Fumagalli
Alberto Fumagalli è un medico legale diverso da quelli a cui siamo abituati. Cosa ci può dire del suo personaggio? Come ha lavorato per interpretarlo? “Fumagalli è un toscano cinico e competente. Rispetta il valore di Schiavone, ma non si sente inferiore e non si lascia schiacciare dalla personalità del vice questore romano. Soavi mi ha chiesto di fare un personaggio che ama i propri “pazienti”, che gli è devoto e che ha più simpatia per i morti che per i vivi. Così ho cercato di fare“. Non possiamo negare che il suo sia un personaggio quasi surreale. In alcuni momenti più che un medico legale sembra quasi un macellaio con il grembiule sporco di sangue. Fumagalli tocca i cadaveri senza guanti, se li indossa, noncurante del sangue, mangia, offre cioccolatini, si mette e si toglie gli occhiali. Chi guarda Rocco Schiavone percepisce che Massimo Reale si sia divertito ad interpretare il suo personaggio. Quanto c’era nella sceneggiatura questo di aspetto surreale del medico legale e quanto, invece, è dovuto alla sua fantasia di attore? “Fumagalli vive in sala autoptica, fa quello che una massaia fa nella sua cucina. Passa dal morto al tramezzino perché quella è la sua quotidianità. Credo che l’aspetto surreale sia opera della bravura del regista Michele Soavi, della costumista e del reparto trucco e parrucco. Costruire l’immagine di un personaggio è un lavoro di squadra, Soavi aveva un’immagine nella testa e tutti noi abbiamo contribuito dandogli ciò che gli serviva“.
Massimo Reale: i progetti dopo Rocco Schiavone
Vista la sua amicizia con Antonio Manzini, se le chiedesse: “cosa vorresti che facesse Fumagalli nel prossimo romanzo?” cosa gli suggerirebbe? C’è qualcosa che vorrebbe far fare al suo personaggio? “Sa Antonio quello che va bene per Fumagalli. Il mio lavoro è far capire tutte le sfumature che autori e regista vogliono valorizzare“. Rocco Schiavone è la prima fiction ambientata principalmente in Valle d’Aosta, c’era mai stato prima di girare la serie? Cosa pensa della più piccola regione d’Italia tanto “odiata” dal protagonista? “C’ero stato da turista, ma mai per lavoro. L’impressione è quella di un luogo magnifico, con una natura imponente e potente“. Massimo Reale ha una lunga carriera alla spalle e ha lavorato con grandissimi professionisti, da Nino Manfredi a Ugo Pagliai. C’è qualcuno che manca all’appello? “Ne mancano tantissimi! L’Italia è piena di attori magnifici che avrebbero bisogno di maggiori opportunità. Ne ammiro molti e non posso citarli tutti“. Teatro, cinema e tv: dove si sente più a suo agio? “Amo recitare, teatro o cinema non fa differenza. La bellezza del processo creativo che porta ad inventare un personaggio è la stessa. Non smetterei mai!“. Dopo Rocco Schiavone la vedremo di nuovo in televisione? Quali sono i suoi prossimi progetti? “Sto finendo di montare un documentario sulla prima guerra mondiale che vede coinvolti Luca Zingaretti e Manuela Mandracchia. Dal 7 al 19 marzo, invece, reciterò al Piccolo Teatro di Milano nelle “Tre Sorelle” di Checov con Maria Alberta Navello e Graziano Piazza per la regia di Emanuele Bronzino“. A noi di Gossip e Tv non resta che ringraziare Massimo Reale per la disponibilità e gli auguriamo il meglio per i suoi progetti futuri.
