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Giulio-BeranekGiulio Beranek: intervista esclusiva a Gossip E Tv

Il suo personaggio in Tutto Può Succedere ha letteralmente conquistato il pubblico di Rai Uno. Giulio Beranek, nei panni di Lorenzo, è riuscito in poche puntate ad entrare nelle case dei telespettatori e a farsi apprezzare molto. “Sono rimasto anch’io piacevolmente sorpreso vedendo la serie. Tutto Può Succedere arriva ai telespettatori con la sua semplicità, la sua immediatezza e naturalezza. Forse il successo è dato anche dal fatto che la gente ha imparato a riconoscere le cose più sane e più vere. Questo fa ben sperare” ci racconta Giulio Beranek. Lorenzo è uno dei personaggi più amati di questa serie televisiva, ti aspettavi tutto questo successo? “Io sono molto autocritico, non credo tantissimo in me. Sinceramente non mi aspetto mai di fare qualcosa di buono. Però mi sono accorto di questa partecipazione del pubblico anche attraverso i miei social. Partecipazione che non ho avuto neanche nella serie Le Mani Dentro La Città, andata in onda su Canale 5, in cui ero protagonista. Ovviamente non me lo aspettavo con un personaggio così trasversale, il potenziale c’era, perché comunque Lorenzo è un personaggio positivo. Forse è l’unico che vive sotto il segno del cambiamento con la speranza di potercela fare. Quindi, visto anche il periodo storico che viviamo in Italia, magari la gente si affeziona con più facilità  a questi personaggi. Credo di essere stato fortunato. Non me lo aspettavo e sono molto contento“. Come hai preparato questo personaggio? “Sono contento di aver avuto di nuovo la possibilità di lavorare con Alessandro Angelini, mi conosceva e sapeva quali sono le corde che preferisco suonare dal punto di vista emotivo. Sono un attore spontaneo, la naturalezza è il mio punto di forza. Abbiamo lavorato sulla dolcezza di questo personaggio. Lorenzo tutto doveva sembrare tranne che un rapinatore che è stato tre anni in carcere. Questo era essenziale per non avere un contrasto troppo forte con Federica, che è una ragazza più piccola, minorenne, che viene da un contesto diverso. Doveva essere uno schiaffo la rivelazione del passato di Lorenzo. Abbiamo lavorato sulla bontà d’animo e sulla naturalezza del personaggio. Sulla sua capacità di essere un po’ pagliaccio, di prendersi un po’ in giro. Aspetto che si vedrà di più nelle prossime puntate“. A proposito delle prossime puntate, come reagiranno i genitori di Federica quando scopriranno il passato di Lorenzo? “Ci saranno delle belle sorprese. Cosa posso dire… comunque tutto può succedere” ci dice l’attore parafrasando il titolo della serie.

Giulio Beranek: cinema e serie televisive

In Tutto Può Succedere il cast sembra molto affiatato. Com’è stato lavorare con gli altri attori, in particolare con i giovanissimi? “Gli esordienti sono impressionanti. Sono rimasto colpito da tutti. Il piccolo Max (Roberto Nocchi) è straordinario. Sono tutti ragazzi che hanno tutte le carte in regola per andare avanti“. Cosa ci puoi raccontare del periodo delle riprese, c’è qualche aneddoto divertente che vuoi condividere? “Sicuramente la preparazione della scena in cui Lorenzo e Federica pitturano di arancione la stanza ed iniziano a schizzarsi con la vernice. Il regista, Alessandro Angelini, ed io avevamo preparato la scena all’insaputa di Benedetta Porcaroli. Ovviamente in televisione non si è visto tutto, ma le abbiamo fatto davvero un bagno di pittura. È stato molto divertente! – racconta ridendo Giulio BeranekIn generale tutto il periodo delle riprese è stato caratterizzato da un’energia positiva tra tutti“. Come attore hai esordito al cinema in Marpiccolo poi altri film e fiction, vuoi dedicarti anche al teatro? “Ho fatto alcune esperienze a teatro, ma io nasco nel cinema. E ritengo che il teatro abbia bisogno di un altro tipo di preparazione. Mi sento più affine davanti alla macchina da presa“. Con quale regista vorresti lavorare? “Con Alessandro Angelini, ma questa volta al cinema, perché credo che riesca a tirare fuori dagli attori aspetti emotivi davvero notevoli“.

Giulio Beranek: sport, vita privata e un sogno nel cassetto

Giulio Beranek ha un passato da sportivo, che però ha dovuto abbandonare per un infortunio al ginocchio. Quanto ti manca il calcio? “Mi manca molto. Sono nato con un pallone attaccato ai piedi. Poi sono cresciuto in un ambiente abbastanza portato all’utilizzo del corpo: da una parte una famiglia di circensi e dall’altra di esercenti dello spettacolo viaggiante. Correre, muovere il corpo, appendersi, saltare… poi l’infortunio al ginocchio, ho rotto tutto quello che potevo rompere, proprio nel momento in cui stavo per esplodere dal punto di vista calcistico. È stata una bella botta. Se non fosse arrivato il film Marpiccolo a salvarmi, forse mi sarebbe pesato molto di più. Il cinema mi ha aiutato molto, ma rimango uno sportivo al 100%. Ho bisogno di allenarmi, faccio molti esercizi a corpo libero“. Adesso non possiamo non sapere qualcosa di più sulla tua vita privata, cosa ci puoi raccontare? “Sono un acquario ascendente acquario. Le donne partono sempre con l’idea: “chi si fida di te?!”. Ma io mi definisco fedele e tranquillo. Sono un ragazzo che che ha avuto poche storie importanti e che adesso sta vedendo… che adesso sta vedendo… – si ferma, ride – Ci sono dei momenti in cui ci si deve fermare e ci si deve guardare intorno“. Qual è il tuo sogno nel cassetto? “Riuscire a veder pubblicato il libro che ho scritto insieme a Marco Pellegrino, che racconta la vita degli esercenti dello spettacolo viaggiante. Al quale vorremmo allegare un documentario, I Dritti, che stiamo finendo di montare“. Ringraziamo Giulio Beranek per la sua disponibilità. Non ci resta che incrociare le dita ed augurare a Giulio Beranek il meglio per il suo futuro!

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