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Scontro politico nel salotto di Pomeriggio Cinque: Barbara d’Urso zittisce uno spettatore che ha “osato” nominare Beppe Grillo

Cosa c’entri Beppe Grillo in una pagina dedicata all’omicidio di Vanessa Simonini resta un mistero, ma sorge spontaneo chiederselo, visto ciò che è accaduto ieri nel salotto di Pomeriggio Cinque dove nell’ultimo frangente della trasmissione, anzichè mettere sotto torchio un personaggio televisivo con la consueta d’Urso-intervista”,  la conduttrice ha dato voce alla mamma di Vanessa Simonini, la ventenne uccisa il 7 dicembre 2009 da un operaio di 38 anni che ne occultò il corpo sul greto del fiume Serchio, nei pressi di Gallicano, in provincia di Lucca. L’uomo, reo confesso, è stato condannato a 30 anni di reclusione, ma la Cassazione ha confermato la pena ridotta a soli 16 anni. E’ delusa e amareggiata Maria Grazia, la madre della vittima, che ha espresso ai microfoni di Pomeriggio Cinque la tua totale disapprovazione verso la decisione della Corte di Cassazione dichiarando: “Mia figlia è stata uccisa due volte: prima dal suo assassino e poi dallo Stato. Chiedo la certezza della pena!”.   

Barbara d’Urso a Pomeriggio Cinque: “Non voglio che si parli di politica!”

Dopo una lunga intervista, la madre della ragazza spende parole dure nei confronti delle istituzioni: “Lo Stato non ci aiuta in alcun modo. Tiziana Bertani, il nostro legale, non ha ancora avuto neanche 1 euro. Il giudice ci impone di pagare le spese processuali, ma non ha i soldi per pagare il nostro avvocato. E’ ingiusto!”.  E’ a questo punto che una donna del pubblico urla a gran voce: “Ma cosa gliene frega dell’avvocato? Lei non ha più sua figlia!”. Nello studio cala il gelo, ma la mamma di Vanessa non si perde d’animo e ribatte: “L’avvocato ha lavorato e deve avere il suo compenso”. Il pubblico rumoreggia, si odono lamentele, parte un tentativo di applauso ma viene subito interrotto dalla voce animata di un uomo che chiede la parola. “Non facciamo parlare i computer!” grida lo spettatore, ma in studio parte un altro applauso che non consente di capire perfettamente il significato del messaggio che l’uomo tenta di trasmettere. “Non facciamo parlare i computer e poi vediamo chi è che la spunta!” afferma l’uomo a gran voce, presto raggiunto da un tecnico che gli fornisce un microfono. “Se continuiamo a far parlare i computer come Beppe Grillo…”. Drastica la reazione della conduttrice che immediatamente zittisce l’uomo asserendo: “No! Non cambiamo argomento. Grazie!”, ma lo spettatore non ci sta e continua: “Grillo ha avuto successo grazie ai computer!”. Confusione in studio, con Barbara d’Urso che prova a mettere a tacere lo spettatore affermando: “Non voglio parlare di politica! Dobbiamo essere solidali con i familiari delle vittime. La politica non ci interessa. Grazie!”.

Caos a Pomeriggio Cinque: Barbara d’Urso nervosa a causa di Beppe Grillo…?

Parte un altro applauso e le accese dichiarazioni dell’uomo non sono più udibili poichè un tecnico gli porta via il microfono. Barbara d’Urso appare visibilmente innervosita per lo spiacevole imprevisto ma sorge naturale chiedersi quanti telespettatori l’anno scorso si siano innervositi (forse anche in misura maggiore) e abbiano trovato sgradevole la maxi-intervista durata quasi un’ora e mezza a Silvio Berlusconi nel salotto di Domenica Live, un episodio che Lucio Presta ha definito “il momento più basso della storia della televisione italiana”… a voi l’ardua sentenza.

 

 

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