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Angelo (Raoul Bova) è una sorta di archeologo speciale al servizio del Vaticano, custode di reliquie sacre toccate da Dio, quindi ancora più preziose, alla ricerca del favoloso “Anello di Re Salomone“. Victoria Carter (Anna Friel) è un’altra sua collega che conoscerà presto, protagonista di una scoperta entusiasmante che le farà guadagnare un bel pò di soldi, precisamente una pergamena che le consentirà di avvicinarsi allo stesso obiettivo di Angelo. I due avranno modo d’incontrarsi e lavorare per uno scopo comune, impossessandosi anche dei diamanti della miniera di Salomone.

In seguito, anche Teddy (Andre Jacobs), il padre di Victoria, è interessato alla missione, ma appartiene a una squadra avversaria, e naturalmente vuole arrivarci prima della figlia. Angelo, Victoria e Luca (Volker Bruch), fratellastro di Angelo, trovano la cassaforte di Teddy con dentro l’incastonatura dell’anello di Salomone. L’uomo li precede ancora, ma i tre in qualche modo cercheranno di raggiungerlo. Come se non bastasse, Victoria e Angelo iniziano ad avere delle inquietanti allucinazioni, dovute forse alla loro ghiotta ricerca. Victoria rivede il padre, che nel frattempo è tenuto prigioniero dalla stessa organizzazione nemica, che l’aveva prelevato precedentemente per giungere al tesoro.

Tra Victoria e Angelo nasce un sentimento, che non farà altro che unirli ancora di più, per liberare Teddy e trovare l’anello, cosa che puntualmente accade. Il problema è che vengono presi in ostaggio come il padre di Victoria, che grazie all’anello trova il nascondiglio del tesoro, al quale è interessato Elgar (David Sherwood), il vecchio professore di storia della figlia, che però per colpa di troppa cupidigia perde la vita. Il film termina con la riuscita della missione, dal momento che il tesoro di Salomone è salvo, e che alcuni dei preziosi diamanti, sono stati conservati come ricompensa per la pericolosa avventura vissuta.

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