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FERDI “GRAZIATO” DAI VIGILI – Sono trascorsi diversi giorni da quando Ferdi Berisa, ex concorrente del Grande Fratello 9, al megafono dei Bagni Margherita, si è rivolto contro i vigili urbani con parole poco educate e alquanto offensive. L’accaduto, prevedibilmente, ha suscitato numerose polemiche, legate soprattutto alla decisione presa dal comandante della polizia municipale Gianni Galdenzi il quale, nonostante l’oltraggio subito, non ha sporto denuncia contro il giovane, in quanto quest’ultimo ha chiesto scusa pubblicamente. Per giustificare la scelta fatta, il comandante ha dichiarando inoltre che: “le scuse pubbliche, per uno come Ferdi, che i soldi li ha, e quindi poteva sanare quell’oltraggio tranquillamente, era un pena diciamo così più afflittiva e pesante che appunto il trovarsi imputato per oltraggio”. La decisione dell’uomo ha suscitato un forte malcontento da parte di molti cittadini, che si sono sentiti offesi dalle dichiarazioni rilasciate (Molti di loro lamentano di aver subito un’azione legale per reati di simili entità).

IL CAPO DEI VIGILI SPIEGA PERCHE’ DELLA MANCATA QUERELA – Viste le polemiche nate in seguito alla decisione presa, proprio Galdenzi ha voluto rilasciare nuove dichiarazioni, nelle quali ha spiegato cosa l’ha spinto a perdonare l’ex gieffino. L’uomo, sottolineando che il gesto fatto da Ferdi Berisa è perseguibile come diffamazione aggravata, ha spiegato che in casi come questo la persona offesa può scegliere di procedere o meno con l’azione legale (Il reato di diffamazione è punibile con una querela di pare), basandosi anche sul comportamento tenuto dal responsabile, sia prima che dopo l’accaduto: “e le azioni che ha posto in essere per attenuare o eliminare le conseguenze della propria condotta. Non esistono, quindi regole generali. Per questo la scelta fatta non costituisce un “pericoloso precedente”.

GALDENZI E LA CATTIVA GESTIONE DELLA VICENDA –  Sicuramente l’intenzioni del comandante non era quella di “graziare” un personaggio famoso, ma semplicemente di ascoltare le motivazioni di un gesto non proprio educato e, come in questo caso, perdonare il cittadino apparentemente pentito. A seguito delle numerose polemiche Gianni Galdenzi ha però capito di aver gestito male la situazione, ed infatti a termine delle nuove dichiarazioni rilasciate, ha sottolineato che: “La decisione, molto sofferta e ponderata, di accettare le scuse pubbliche, ancorchè da alcuni o tanti ritenuta sbagliata, è stata presa esclusivamente nell’interesse del Corpo di Polizia Municipale”.

Qual è la vostra idea su tutta questa vicenda?

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