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Braccialetti-Rossi-2-Davide-nel-castBraccialetti Rossi 2: ci sarà anche Davide

L’attesa è finita. Da febbraio 2015 andranno in onda su Rai Uno le nuove puntate della serie di successo Braccialetti Rossi. La fiction, che la scorsa stagione ha ottenuto 8 milioni di telespettatori, torna sul piccolo schermo. Una serie tv che ha risposto agli scettici che sostenevano che raccontare la malattia in tv ai ragazzi fosse impossibile e rischioso. Braccialetti Rossi è la dimostrazione che ai ragazzi si può parlare di tutto, anche della malattia, basta un linguaggio semplice, diretto, ma soprattutto vero. Le storie dei sei ragazzi ricoverati in ospedale che lottano ogni giorno per sconfiggere la loro malattia hanno conquistato i cuori di molti adolescenti e non solo. “La sfida è stata quella di raccontare la malattia e la sofferenza senza paura” ha spiegato il regista Giacomo Campiotti. La serie tornerà presto. La produzione è sempre di Carlo Degli Esposti e la regia è stata affidata nuovamente a Giacomo Campiotti. Molto riserbo sulla trama. Lo stesso sceneggiatore Sandro Petrella alcuni mesi fa ha dichiarato che “non è tanto facile dare un seguito a questa serie. I personaggi hanno vissuto l’esperienza della malattia e ne sono usciti, adesso è molto difficile farli rientrare“. Grazie ad alcune anticipazioni rilasciate dai giovani protagonisti al Giffoni Experience 2014 possiamo dirvi che Davide (Mirko Trovato) sarà presente anche nella seconda serie. Nella prima il piccolo Davide era morto in sala operatoria durante un intervento al cuore. Uno dei momenti più drammatici della prima serie che ha commosso tutti. “Sarà un flashback, avranno cinque anni e saranno interpretati da tutti loro. Dovete aspettare: è già tanto sapere che Davide c’è“, queste le parole del regista Campiotti, che dichiara inoltre “succederà qualcosa di molto interessante che riguarderà il personaggio di Cris“. Tutti i giovani protagonisti sono stati confermati e li ritroveremo nella seconda serie: Leo (Carmine Buschini), Rocco (Lorenzo Guidi), Vale (Brando Pacitto), Toni (Pio Luigi Piscicelli), Cris (Aurora Ruffino) e, come dicevamo prima, Davide (Mirko Trovato). Tra le new entry Denise Tantucci, che abbiamo conosciuto nell’ultima serie di Un medico in famiglia.

Braccialetti Rossi: le repliche della prima serie

Per ricordare le vicende dei ragazzi della serie, Rai Uno ripropone le puntate della prima stagione a partire dalla prossima settimana, domenica 28 dicembre. Per chi le avesse già viste sarà un modo per ritrovare i sei ragazzi che tanto ci hanno fatto piangere e sorridere. Per chi non avesse seguito la serie sarà l’occasione per guardare le puntate e per riflettere sui messaggi che Albert Espinosa ha voluto lanciare con il suo libro, diventato una serie di successo prima in Spagna e poi in Italia. Per chi non lo sapesse Braccialetti Rossi è una serie ispirata alla storia vera dello scrittore spagnolo Albert Espinosa che ha combattuto contro il cancro per dieci anni e dopo averlo sconfitto ha deciso di raccontare la sua esperienza in un libro. “Raccontiamo la storia di ragazzi afflitti dalla malattia che cercano di vivere le emozioni della loro età in maniera normale. Siamo diventati degli idoli, seppur interpretando persone malate e mutilate, perché raccontiamo storie vere e la ricerca della normalità. Chi soffre davvero, nella realtà, è più speciale di noi: noi ci limitiamo a dare voce ai malati che non possono raccontare le loro storie. La serie porta avanti dei valori importanti, che noi stessi ignoravamo prima di essere coinvolti in questo progetto. All’inizio Braccialetti Rossi era una scommessa, che ora possiamo dire di aver vinto” le parole dei sei protagonisti sintetizzano nel migliore dei modi il senso di questa serie.

Braccialetti Rossi 3: ci sarà

La terza stagione è già in programma. Sia la terza che la seconda saranno più brevi rispetto alla prima. “Vogliamo fare le cose per bene – dichiara Carlo Degli Espostie con la Rai abbiamo pensato di andare molto calmi, e di fare quattro puntate quest’anno e quattro l’anno prossimo. Seguiamo la vita con tranquillità, il racconto della vita, senza farci prendere dal nervosismo, perché la scrittura alla fine è il terreno sul quale un grande regista come Campiotti può far nascere degli alberi stupendi: la scrittura è la base su cui far nascere delle belle piante e ci vuole tempo. Ne facciamo quattro all’anno sperando di farle bene“.

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